Gesù ci sostiene sempre e a volte ci libera dai pesi troppo gravosi, tramite la sua grazia che può risanare ferite insanabili da qualsiasi altro.
Liturgia di oggi Venerdì 11 Febbraio 2022
- VENERDÌ DELLA V SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
Venite: prostrati adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il Signore, nostro Dio. (Cf. Sal 94,6-7)
Prima Lettura
Israele si ribellò alla casa di Davide.
Dal primo libro dei Re
1Re 11,29-32; 12,19
In quel tempo Geroboàmo, uscito da Gerusalemme, incontrò per strada il profeta Achìa di Silo, che era coperto con un mantello nuovo; erano loro due soli, in campagna. Achìa afferrò il mantello nuovo che indossava e lo lacerò in dodici pezzi.
Quindi disse a Geroboàmo: «Prenditi dieci pezzi, poiché dice il Signore, Dio d’Israele: “Ecco, strapperò il regno dalla mano di Salomone e ne darò a te dieci tribù. A lui rimarrà una tribù a causa di Davide, mio servo, e a causa di Gerusalemme, la città che ho scelto fra tutte le tribù d’Israele”».
Israele si ribellò alla casa di Davide fino ad oggi.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale – Dal Sal 80 (81)
R. Sono io il Signore, tuo Dio: ascolta, popolo mio.
Ascolta, popolo mio, non ci sia in mezzo a te un dio estraneo
e non prostrarti a un dio straniero.
Sono io il Signore, tuo Dio,
che ti ha fatto salire dal paese d’Egitto. R.
Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce,
Israele non mi ha obbedito:
l’ho abbandonato alla durezza del suo cuore.
Seguano pure i loro progetti! R.
Se il mio popolo mi ascoltasse!
Se Israele camminasse per le mie vie!
Subito piegherei i suoi nemici
e contro i suoi avversari volgerei la mia mano. R.
Il Vangelo di oggi Venerdì 11 Febbraio 2022
Fa udire i sordi e fa parlare i muti.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 7,31-37
In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».
Parola del Signore.
La grazia che risana ferite insanabili | Il commento al Vangelo di oggi Venerdì 11 Febbraio 2022
Perché Gesù dovrebbe comandare di non dire a nessuno dei suoi prodigi? Perché Gesù è l’umiltà fatta persona. Gesù non si vergogna di nulla, ma non ama i sensazionalismi.
Non ama, in un certo senso, “essere al centro dell’attenzione”, essere incensato e avere onori e favori. Gesù, pur essendo Dio, il creatore dell’universo, ama la semplicità, e di certo non va in cerca di acclamazioni.
Piuttosto desidera che l’incontro con lui avvenga nella semplicità e nell’intimità del cuore: lì potremo incontrarlo tutti, lì dove avviene la profonda accettazione della presenza di Dio nella nostra vita; lì dove avviene la profonda guarigione di cui abbiamo bisogno.
Il commento al Vangelo di ieri:
In questo giorno, in cui si ricordano tutti i malati e si celebra la memoria della Madonna di Lourdes, questo Vangelo ci dimostra che Gesù non solo ci è vicino, non solo ci sostiene, ma a volte ci libera persino dei pesi troppo gravosi che dobbiamo sopportare nella vita, oltre a starci accanto sempre. Ci dona la forza, e a volte quella grazia speciale che può risanare ferite insanabili da qualsiasi altro: solo lui infatti «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».