La finestra aperta per evitare il contagio causa l’ira dei vicini: accoltellato un uomo

La lite è finita con un tentato omicidio, solo perché uno dei due voleva tenere aperta la finestra del condominio per evitare contagi Covid. 

La finestra aperta per le scale causa l'ira dei vicini: accoltellato un uomo - www.meteoweek.com
La finestra aperta per le scale causa l’ira dei vicini: accoltellato un uomo – www.meteoweek.com

Un tentato omicidio sul pianerottolo di casa. E solo per una finestra aperta. È successo a Rolo, in provincia di Reggio Emilia, dove una lite furiosa si è scatenata tra due vicini. Uno – la vittima – si chiama Miles Caterina, ha 50 anni, è sposato ed è padre di due figli, e ultimamente aveva preso l’abitudine di lasciare aperta la finestra del condominio per far passare l’aria e diminuire così il rischio di eventuali contagi Covid. L’altro – l’aggressore – è Marco Agosti, 56 anni, conosciuto nel paese col soprannome di “Carezza” e contrario al modo di fare del suo dirimpettaio. La finestra avrebbe dovuto rimanere chiusa, secondo lui, viste le basse temperature invernali.

I due avevano già litigato in passato, testimoniano gli altri abitanti del condominio che ospita sei famiglia. Questa volta una discussione banale li ha portati a un passo dalla tragedia. Protestava continuamente Agosti: “Fa freddo, devi tenerla chiusa o ci ammaliamo tutti”. Ma Caterina era irremovibile: “Bisogna far cambiare l’aria per via del Covid, non lo capisci? Altrimenti sì che ci ammaliamo tutti!”, rispondeva al vicino. La questione andava avanti da parecchio tempo, ma nessuno credeva davvero che si sarebbe potuta trasformare in un bagno di sangue. “Ci sembra una follia che uno stava per ammazzare l’altro solo per una finestra lasciata aperta, è il commento di molti residenti dell’edificio.

La vicenda

Ormai era diventata un’ossessione: Caterina apriva, Agosti richiudeva. Fino ad arrivare a una decisione estrema, il piano infine attuato nella serata di mercoledì 9 febbraio, come raccontano gli altri inquilini del palazzo. Il 56enne ha prima chiuso la finestra della discordia, posizionata sul pianerottolo che divide i due appartamenti. Poi è rimasto in attesa: sapeva che il vicino di casa sarebbe uscito poco dopo per riaprirla. E così è stato. Caterina, ignaro che Agosti fosse ancora sul pianerottolo, è stato aggredito non appena ha messo piede fuori dal suo appartamento. Ferito con una lama lunga nove centimetri a un braccio, all’addome e al collo. Dopo averlo accoltellato, è stato lo stesso Agosti a chiamare il 112 per raccontare quanto avvenuto e far soccorrere il vicino.

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Poco dopo sono arrivati gli operatori del 118 e i carabinieri. Caterina è stato trasportato in un ospedale di Bologna ed è attualmente ricoverato in prognosi riservata, anche se non in pericolo di vita, dal momento che la lama è arrivata a colpire anche gli organi interni. Nel frattempo gli agenti hanno arrestato per tentato omicidio Agosti, che ora di trova in carcere a Reggio Emilia. I militari l’hanno trovato in casa sua, ancora in possesso del coltello a serramanico lungo 20 centimetri e sporco di sangue usato per ferire il dirimpettaio.

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Il precedente

Non è la prima volta che una banale lite tra vicini sfocia in un’aggressione fisica, fino ad arrivare all’omicidio. È successo lo scorso gennaio a Misano Adriatico, in provincia di Rimini. Al termine di una furibonda – ed ennesima – discussione, un uomo di 53 anni ha ucciso con un manubrio da palestra il suo vicino di casa 50enne. Quando sono intervenute le forze dell’ordine, la vittima era ancora viva ed è riuscita a dare qualche indicazione sommaria agli agenti per intercettare il responsabile, prima di morire. L’assassino è stato infatti trovato subito dopo, chiuso nel bagno della sua abitazione. Il 50enne ucciso in precedenza aveva già querelato il suo aggressore, e sempre per motivi di vicinato. Che non scorresse buon sangue, non era una novità.

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