Con la fine dello stato di emergenza l’Italia va verso la fine della pandemia: il passo successivo sarà l’abbandono graduale del Green pass.
I primi saranno ristoranti e bar all’aperto. Poi, gradualmente, il Green pass non servirà più per accedere in alcuna attività. La luce in fondo al tunnel della pandemia è sempre più vicino, considerata anche la data stabilita per la fine dello stato di emergenza: il prossimo 31 marzo. Per poterlo fare, tuttavia, secondo il ministero della Salute è necessario completare la campagna vaccinale delle terze dosi. Lo ha sottolineato a più riprese il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.
Solo una percentuale accettabile di cittadini che hanno fatto anche la booster permetterà dunque al governo di mettere a punto un calendario di riaperture, per permettere alla popolazione un ritorno “prudente e graduale”, per dirla con il presidente del Consiglio Mario Draghi. E per il momento, secondo i dati della struttura commissariale gestita dal generale Figliuolo, c’è ancora l’80 per cento della popolazione che non ha ancora completato il ciclo vaccinale. Considerate tuttavia le circa due milioni di persone che si sono ammalate negli ultimi trenta giorni, intorno alla metà di aprile il governo conta di avere la maggior parte della popolazione vaccinata. Poi si penserà alle riaperture: ma non prima del 15 giugno, giorno in cui scadrà l’obbligo vaccinale per gli over 50. Ma in che ordine le attività si libereranno del Green pass?
I primi saranno, appunto, ristoranti e bar all’aperto. E i circoli sportivi. Dopo l’addio alle mascherine all’aria aperta scattato oggi, venerdì 11 febbraio, tra qualche mese si potranno anche consumare cibi e bevande ai tavoli esterni, o fare attività sportiva all’aperto, senza dover mostrare il certificato verde. Le palestre, al contrario, probabilmente saranno tra le ultime attività a poter abbandonare il Green pass. Stesso discorso per cinema e teatri: si opterà per la prudenza fino all’ultimo momento, tranne che per le arene all’aperto.
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Dubbi sulle misure da adottare per i negozi. Al momento per entrare serve almeno il Green pass base (cioè quello valido anche con un tampone negativo fatto entro 48 ore), ma se i contagi dovessero continuare a diminuire come hanno fatto nelle ultime settimane probabilmente il governo sceglierà di eliminare il certificato verde nei negozi e mantenere la regola degli ingressi contingentati. Resterà il vigore l’obbligo di Green pass, infine, per accedere sui mezzi di trasporto. Compreso quello locale.
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