La procura di Firenze vuole processare l’ex-premier per finanziamento illecito e traffico di influenze. E lui denuncia i magistrati
La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per Matteo Renzi e altri 14 indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla Fondazione Open. Tra le parsone coinvolte risultano i nomi dell’ex-sottosegretario di Stato e ministro per lo Sport Luca Lotti, della deputata ed ex-ministra delle Riforme e Rapporti col Parlamento Maria Elena Boschi, dell’ex presidente di Open Alberto Bianchi e dell’imprenditore Marco Carrai oltre che di altre quattro società. La procura di Firenze è guidata Giuseppe Creazzo, l”indagine è condotta dal procuratore aggiunto Luca Turco e dal pubblico ministero Antonino Nastasi.
LE ACCUSE
L’ex-presidente del Consiglio è imputato per il reato di finanziamento illecito ai partiti insieme alle persone prima elencate, in quanto si sarebbe adoperato nel periodo tra il 2014 e il 2017, per il tramite di Lotti, per normare in favore di due società che avevano finanziato Open, ovvero la Toto Costruzioni e la British American Tobacco. Inoltre la Fondazione sarebbe servita come per un presunto episodio di autoriciclaggio e per il traffico d’influenze illecite. L’inchiesta era partita nel 2019 (fascicolo 3.745/19) e sostiene che Open fosse una sorta di “cassaforte renziana” attiva tra il 2012 e il 2018 necessaria a finanziare la scalata di Matteo Renzi al Partito Democratico anche per il tramite di eventi come la Leopolda.
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RENZI CONTRO I MAGISTRATI
“Io non ho commesso reati, spero che i magistrati fiorentini possano in coscienza dire lo stesso” è quanto affermato dal leader di Italia Viva. Dal suo ufficio stampa viene diffuso un comunicato stampa in cui si fa sapere che “il senatore ha provveduto a firmare una formale denuncia penale nei confronti dei magistrati Creazzo, Turco, Nastasi. L’atto firmato dal senatore sarà trasmesso alla Procura di Genova, competente sui colleghi fiorentini, per violazione del’articolo 68 Costituzione, della legge 140/2003 e dell’articolo 323 del codice penale. Renzi ha chiesto di essere ascoltato dai PM genovesi riservandosi di produrre materiale atto a corroborare la denuncia penale contro Creazzo, Turco, Nastasi“.
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“Nella giornata di oggi è stata fissata l’udienza preliminare per il processo Open che si terrà il giorno 4 aprile” si legge ancora nel comunicato. “Si tratta di un atto scontato e ampiamente atteso che arriva ad anni di distanza dai sequestri del novembre 2019 poi giudicati illegittimi dalla Corte di Cassazione“. Il riferimento è ai sequestri avvenuti negli uffici della Fondazione da parte della procura in quella data.
LE OMBRE SULL’INDAGINE
“Finalmente inizia il processo nelle aule e non solo sui media. E i cittadini potranno adesso rendersi conto di quanto sia fragile la contestazione dell’accusa e di quanto siano scandalosi i metodi utilizzati dalla procura di Firenze -prosegue -. È utile ricordare a questo proposito che la richiesta è stata firmata dal Procuratore Creazzo, sanzionato per molestie sessuali dal CSM; dal Procuratore Aggiunto Turco, che volle l’arresto dei genitori di Renzi poi annullato dal Tribunale della Libertà e dal Procuratore Nastasi, accusato da un ufficiale dell’Arma dei Carabinieri di aver inquinato la scena criminis nell’ambito della morte del dirigente MPS David Rossi. Questi sono gli accusatori“.
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“Il senatore Renzi nelle scorse settimane aveva chiesto di essere interrogato dopo che i PM avessero risposto alle istanze della difesa. Tale risposte non sono mai arrivate. Per questo nelle prossime settimane la difesa del senatore Renzi si riserva di produrre memorie difensive in vista dell’udienza preliminare anche prima del dibattito parlamentare in Senato sul conflitto di attribuzione che si terrà ragionevolmente nel mese di marzo” conclude la nota dell’ufficio stampa.