Due fratelli hanno ucciso un uomo di 38 anni, indiano, papà di due figli piccoli, perché volevano che andasse via per far prendere il suo posto di lavoro a un loro parente
Ranjeet Bains, 38 anni, indiano, è morto per mano di due suoi colleghi in un’azienda metalmeccanica. Lo avrebbero picchiato con calci e pugni, fino a ucciderlo. Alla base del litigio, la volontà dei due, fratelli, di fargli lasciare il lavoro per far prendere il suo posto a un loro parente. Questa sarebbe la ragione del delitto consumatosi alla Quattro B di Luzzara (Reggio Emilia).
Bains è stato assalito ieri pomeriggio, 7 febbraio, nell’azienda in cui lavorava. I due fratelli, che hanno 41 e 40 anni, e risiedono a Suzzara, in provincia di Mantova, lo avrebbero preso a calci e pugni usando dischetti di metallo. Si sta cercando di comprendere se si siano serviti anche di una pala di metallo. Dopo essere stato pestato, Bains ha avuto un arresto cardiaco. Inutile l’intervento dei soccorritori del 118, purtroppo per l’uomo non c’è stato niente da fare.
Non sarebbe stata la prima lite
Da quanto si apprende, non era la prima volta che c’era un litigio. I due, in manette per omicidio, erano entrati a lavorare nell’impresa da due mesi. Gli inquirenti ipotizzano che i due fratelli stessero pressando il 38enne, anche usando violenza, nei confronti della vittima affinché lasciasse il posto di lavoro, per far entrare in ditta un loro parente. Ranjeet Bains aveva due figli di 4 e 8 anni, come hanno raccontato alcuni colleghi, ed era un «gran lavoratore». Viveva a Monteggiana, in provincia di Mantova da più di 22 anni.
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Il segretario Fiom Cgil, Simone Vecchi, che operava a Reggio Emilia, ha così commentato il dramma occorso:«È una tragedia pesantissima, soprattutto per la famiglia: Ranjeet Bains lascia due bambini piccoli che perdono il padre e una famiglia che perde il reddito: quindi c’è un dramma sociale dentro il dramma umano».
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«Stiamo cercando di raccogliere informazioni. Ci hanno riferito anche della pala, nell’aggressione c’è stato un grado di violenza molto alto, qualcuno ha cercato di dividerli. In azienda sono tutti sconvolti, perché hanno tutti assistito a un atto di violenza inaudita. Hanno visto due uomini adulti prendere a bastonate con dei pezzi di ferro un loro collega», chiosa il segretario Fiom Cgil.