Scoperti 27 illeciti percettori del Reddito di Cittadinanza, truffa da 120mila euro

Scoperti 27 illeciti percettori del Reddito di Cittadinanza, truffa da 120mila euro. Tra gli indagati si contano 11 stranieri e diversi pregiudicati sottoposti a misure cautelari restrittive.

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Reddito di Cittadinanza, scoperti 27 illeciti percettori a Massa Carrara – meteoweek.com

Secondo quanto si apprende, attraverso un’articolata e incessante attività di controllo, i carabinieri del comando provinciale di Massa Carrara hanno scoperto 27 persone risultate indebiti precettori del Reddito di Cittadinanza. La truffa ai danni dell’Inps avrebbe raggiunto un totale di quasi 120 mila euro.  Richiesta all’ente previdenziale l’immediata sospensione dell’attribuzione del beneficio e l’attivazione delle procedure per il recupero delle relative somme.

27 indagati, 11 stranieri: truffa per 120mila euro all’Inps

Sarebbero 27 le persone che avrebbero percepito indebitamente il Reddito di Cittadinanza, pur non avendone diritto. Un danno ingente, quello provocato alle casse dell’Inps. Tale operazione è derivata da due mirate indagini, una condotta dalla compagnia dell’Arma di Massa, e l’altra dalla compagnia di Carrara, in sinergia con il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Carrara, specializzato in materia di tutela del lavoro. La serie di controlli e verifiche sulla legittimità della percezione del reddito di cittadinanza messe in atto nella provincia si incastrano in una più vasta operazione di controllo di tutto il territorio nazionale.

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Come riportato dalla nota dell’Arma, i carabinieri hanno esaminato per ciascuna delle persone coinvolte la sussistenza dei requisiti previsti dalla norma per usufruire del beneficio. A seguito degli accertamenti e delle indagini, è emerso quindi che i cittadini, italiani e stranieri appartenenti a diverse fasce di età (alcuni anche pregiudicati per vari reati) hanno presentato all’Inps tramite i rispettivi patronati delle false dichiarazioni, omettendo ad esempio di essere sottoposti a misure cautelari restrittive, o di aver trovato lavoro. False dichiarazioni sono risultate anche in relazione alla composizione del nucleo familiare, mentre nel caso dei cittadini stranieri (11 su 27 indagati) si parla di dichiarazioni false in merito al requisito del periodo minimo di residenza nel territorio italiano.

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Come spiegato dalla nota, l’attività in questione ha richiesto diverse settimane di indagini e accertamenti, e ha “comportato l’esame approfondito di una grande mole documentale che ha consentito di accertare un danno economico per l’Inps di oltre 120.000 euro indebitamente erogati e per cui è stata richiesta all’ente previdenziale l’immediata sospensione dell’attribuzione del beneficio e l’attivazione delle procedure per il recupero delle relative somme”.

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