Incidente sulla A26, studentessa bloccata per ore in autostrada: alla fine si laurea in auto. La 23enne: “Ero partita alle 7 del mattino per essere tranquilla, ma poi mi sono ritrovata bloccata”.
“Ero partita alle 7 del mattino per essere tranquilla, la discussione era alle 11.45. So com’è quella strada. Conosco il traffico e i cantieri, pensavo che quattro ore sarebbero state sufficienti ma poi mi sono ritrovata bloccata. Dopo la prima mezz’ora ho pensato che ci saremmo mossi prima o poi, ma dopo un’ora ho capito che non sarebbe andata così”. Questo è quanto raccontato dalla giovane 23enne Elisa Santacroce, intervistata da La Repubblica. La ragazza, rimasta bloccata in un maxi incidente che ha coinvolto quattro camion e diverse vetture sulla A26, è stata costretta a laurearsi in auto. In questo caso, l’esperienza della DAD è venuta in soccorso: “Fosse successo due anni fa non avrei avuto scelta che ripresentarmi a maggio”.
La 23enne, originaria di Caselle (in provincia di Torino) mai si sarebbe aspettata di laurearsi in macchina, insieme al fidanzato e alla sua amica, percorrendo l’autostrada in direzione Genova. Eppure, proprio il giorno della sua discussione, sul tratto della A26 si è verificato un maxi tamponamento, che ha visto coinvolti quattro camion e una quarantina di vetture – e che ha persino provocato la morte di due persone. Rimasta bloccata per ore nel traffico, con i carabinieri che si aggiravano tra le auto per avvertire della gravità della situazione, Elisa non si è però data per vinta.
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Contattando immediatamente il suo relatore, e avvisandolo di quanto accaduto, le è stato detto che avrebbe potuto collegarsi “via Teams dalla macchina”. Con la commissione che ha acconsentito alla discussione della tesi a distanza, la ragazza è anche riuscita a portare a casa il “massimo dei voti per la tesi”. “La commissione è stata ben disposta nonostante le condizioni non fossero ottimali. Mi ero preparata tanto per questo giorno. E anche se avrei voluto viverlo finalmente in presenza dopo tanto tempo a distanza, con i miei genitori e i miei amici presenti, è andata bene così. Sarebbe stato peggio rimandare tutto“, ha infatti spiegato la studentessa ai giornalisti.
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Ufficialmente laureata, per immortalare la giornata quanto meno con una foto, la ragazza ha comunque raggiunto il suo Ateneo (“verso le 15, quando ormai era tutto finito“). “Ma mia mamma ci teneva a fare comunque le foto di rito in università e anche io. È un momento che voglio ricordare. Avrei voluto che i miei genitori mi vedessero discutere la tesi, non è stato possibile, pazienza. La mia amica che era in macchina con me ha ripreso tutto e avranno almeno il video”, ha infatti spiegato Elisa. E ha concluso: “Fosse successo due anni fa non avrei avuto scelta che ripresentarmi a maggio che, ripeto, non sarebbe stato un dramma, ma ho fatto tutto un percorso e ci tenevo a concluderlo. Ora devo pensare all’abilitazione e iniziare a lavorare”.
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