Foibe: Fratelli d’Italia manifesterà in piazza con i neonazisti

Il comune di Verona ha concesso l’autorizzazione a manifestare, ma con FdI scenderanno in piazza gli esponenti di Veneto Fronte Skinheads

Alla prevista commemorazione del 10 febbraio a Verona per ricordare le vittime del massacro delle Foibe sfileranno insieme esponenti del partito di Fratelli d’Italia e il gruppo neonazista di Veneto Fronte Skinheads. L’autorizzazione è stata concessa dal sindaco della città veneta Federico Sboarina su richiesta congiunta dei due gruppi, destando le proteste di diverse associazioni e parlamentari.

Da quanto si legge nell’ordinanza comunale, è previsto un “presidio commemorativo in piazza Martiri D’Istria Fiume e Dalmazia in programma per il giorno 10 febbraio 2022” di cui sono appunto “promotori l’Associazione culturale Veneto Fronte Skinheads e il Circolo cittadino di Fratelli d’Italia“. Questa associazione è stata fortemente criticata per le sue posizioni apertamente razziste e che richiamano all’ideologia nazista, tanto da essere arrivate condanne e inchieste giudiziarie sui suoi appartenenti. L’ultima è giunta pochi giorni fa in seguito all’irruzione avvenuta nel 2017 del gruppo nella sede dell’associazione solidaristica pro-migranti Como Senza Frontiere.

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QUEL VENETO CHE SIMPATIZZA PER L’ESTREMA DESTRA

La sentenza per quell’azione risale a nemmeno una settimana fa, con 13 persone aderenti al movimento naziskin condannate. Purtroppo Verona si è tristemente distinta negli ultimi anni per essere luogo di riferimento di numerosi gruppi di ispirazione fascista e nazista e l’evento previsto per il 10 febbraio è solo l’ultima di una serie di manifestazioni con queste caratteristiche. Spicca tra i partecipanti Piero Puschiavo, fondatore di Veneto Fronte Skinheads, coinvolto in inchieste sull’apologia di nazismo e dirigente locale di Fratelli d’Italia.

Emanuele Fiano, deputato PD

Già nel dicembre 2017 l’allora ministro della Giustizia Andrea Orlando aveva richiesto lo scioglimento dell’Associazione culturale Veneto Fronte Skinheads descrivendo il movimento di estrema desta “un gruppo che per costruire consenso ricorre al richiamo alla forza e alla violenza. Hanno struttura gerarchica, quasi paramilitare, finalizzata a incutere timore“. Il provvedimento di scioglimento può essere utilizzato “in casi eccezionali” e “si può procedere d’urgenza. È uno strumento a cui si ricorre poco. Forse perché l’idea di mettere al banco con un atto amministrativo un’organizzazione politica può suonare illiberale“. All’epoca però la questione finì rapidamente nel dimenticatoio.

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“BASTA INNEGGIARE A FASCIMO E NAZISMO”

Per il deputato del Partito Democratico Emanuele Fiano, figlio di un deportato ebreo unico sopravvissuto della sua famiglia ad Auschwitz e promotore di un disegno di legge sull’apologia del fascismo, “Non è accettabile che a una formazione come Veneto Fronte Skinheads sia data la possibilità di scendere in piazza a Verona alla pari di forze democratiche. Non è in discussione celebrare, come è giusto fare, il ricordo della tragica storia delle Foibe. Ma non può essere consentito che questo avvenga da chi inneggia ancora al fascismo e al nazismo“.

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