Per il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie: il partito di Berlusconi deve puntare al voto moderato e stare al centro della coalizione di centrodestra.
Il centrodestra si è davvero sciolto come neve al sole come ha detto Matteo Salvini? ”Eviterei drammatizzazioni. Le elezioni saranno fra un anno e c’è tutto il tempo per i chiarimenti necessari, in una logica costruttiva e non distruttiva. C’è un centrodestra che funziona e che guida 14 Regioni e migliaia di Comuni. C’è un centrodestra di governo – Forza Italia e Lega – che ha deciso di mettersi in gioco in un momento drammatico per il Paese. E c’è una forza di destra che ha scelto di stare sugli spalti, puntando il dito e massimizzando i consensi”. È quanto dichiara in un’intervista al Corriere della Sera la ministra per gli Affari regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini (FI).
No a Casini, Forza Italia è già forza di centro
Una “scelta legittima” quella di Giorgia Meloni “’ma così ha diviso la coalizione”, commenta Gelmini. Sull’ipotesi di Casini come leader di un grande centro, Gelmini commenta così: “Non attribuirei alla visita di Casini eccessivi significati politici. Con il presidente Berlusconi c’è un’amicizia di lunga data. A me pare che il centro ci sia già ed è rappresentato da una Forza Italia saldamente ancorata al centrodestra. Dobbiamo allargarci e crescere tornando sul territorio, recuperando voti moderati in chi si riconosce nella linea europeista, liberale e riformista del Ppe”’.
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Quanto allo slogan “basta bipolarismo bastardo” scandito da Renato Brunetta, Gelmini tiene a sottolineare di apprezzare il lavoro del ministro che “’sta facendo bene al governo ma, ne ho parlato anche con lui, non condivido la sua posizione. Io non ho alcun dubbio sull’appartenenza al centrodestra e chi pensa che FI possa spostarsi a sinistra non conosce la storia del nostro partito. Con Salvini mi sono sentita all’indomani dell’elezione del capo dello Stato, abbiamo parlato fra le altre cose dell’autonomia differenziata e del problema dei balneari’”.
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“’Il presidente Mattarella – conclude il ministro di Forza Italia – ha fatto un ineccepibile e generale riferimento alla centralità del Parlamento, non è stata una critica a Draghi e non mi pare che i precedenti governi si siano comportati diversamente. Il nostro esecutivo deve tenere insieme una maggioranza mai così eterogenea con i tempi stretti dettati dall’emergenza dal Pnrr. Draghi è una guida imprescindibile e troveremo il modo di favorire un maggiore protagonismo del Parlamento”’.