Arrestato in Francia il detenuto evaso dal carcere di Avellino il mese scorso, su di lui mandato di arresto europeo: “Precedenti per droga, sospetto radicalizzato”. Fermato a Metz, è ancora in fuga il 22enne che era con lui.
Erano tre i detenuti evasi il mese scorso dal carcere di Bellizzi, ad Avellino. Uno dei fuggitivi era stato già catturato dalle forze dell’ordine, mentre ancora tentava di allontanarsi dalla struttura penitenziaria dopo aver scavalcato il muro di cinta. A bloccarlo prima che riuscisse a far perdere le sue tracce sono stati i carabinieri della sezione Radiomobile della compagnia di Avellino, allertati dalla polizia penitenziaria. Proseguita per settimane, però, la caccia all’uomo, con le ricerche degli altri due evasi. Secondo quanto si apprende, per uno dei due la fuga è però finita. Hassin Kalifi, 40enne marocchino, è stato arrestato a Metz, in Francia. Resta ancora latitante, invece, l’altro evaso – il 22enne romeno Florin Mocian.
Hassin Kalifi è stato bloccato ieri dalla Polizia Francese, allertata dalla DDA di Napoli che ha coordinato le indagini della Polizia Penitenziaria, dei Carabinieri di Avellino e del ROS. Il marocchino ea finito in carcere per scontare una pena passata in giudicato per traffico di stupefacenti, ma era stato anche segnalato alle forze dell’ordine come sospetto radicalizzato. A seguito della sua evasione dal carcere di Avellino, messa a segno insieme ad altri due complici (uno arrestato subito, mentre l’altro ancora in fuga) è stato emesso un mandato di arresto europeo per reati collegati alla droga, emesso su richiesta della Procura di Trento sulla base delle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Bolzano.
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Al sopraggiungere della notizia, questo il commento di Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, rispettivamente presidente nazionale e segretario regionale per la Campania dell’ Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria: “Ci congratuliamo con le forze dell’ordine e con la magistratura per l’arresto del detenuto marocchino fuggito ad Avellino ma ora è necessario dotare la Polizia Penitenziaria di più uomini”. I due sindacalisti, tuttavia, lanciano anche un appello: “Bisogna dotare la polizia penitenziaria di idonee risorse umane e strumentali, e spiace sottolineare l’assordante silenzio in cui spesso vengono lasciati gli agenti che restano gli unici a pagare senza avere nessuna colpa sullo stato di sicurezza delle carceri. Come sindacato abbiamo denunciato da tempo la mancanza di organico: mancano 6mila agenti su scala nazionale, di cui 600 solo in Campania”.
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