Negli anni avrebbero sottratto oltre 350mila euro in valuta estera. I soldi erano contenuti all’interno di buste provenienti dall’estero.
In sette, tra cui tre impiegati delle Poste, sono stati indagati nell’ambito di un’indagine congiunta della polizia di Stato e della polizia locale di Milano sul furto di valuta straniera sottratta da buste provenienti da paesi dell’Estremo oriente, in particolare dal Giappone. E ora dovranno rispondere dei reati di furto pluriaggravato e di riciclaggio. Avrebbero sottratto oltre 350mila euro nel corso degli anni.
La valuta estera si trovava all’interno della corrispondenza che giungeva al centro di smistamento di Poste Italiane di Linate: era destinata a opere caritatevoli o come corrispettivo per l’acquisto di amuleti di buona sorte. Parliamo di yen giapponesi e di dollari australiani, i quali con regolarità venivano poi cambiati in euro presso gli sportelli cambiavalute individuati nei luoghi di maggior affluenza a Milano in modo da potersi confondere tra la folla di cittadini e di clienti che li affollava.
Indagine partita dalle segnalazioni della agenzie di cambio
Secondo quanto è noto, le misure cautelari sono state adottate nei confronti di “due uomini di 46 e 51 anni e una donna di 40, con i due complici di 46 e 55 anni”, che sono stati costretti all’obbligo di firma e alla permanenza nel comune di residenza con divieto di allontanarsi dalla propria dimora. Secondo il gip di Milano, che ha disposto le misure, le accuse da contestare agli indagati sono “furto pluriaggravato e riciclaggio”. Indagati anche un altro 45enne e una 40enne, ma sono in stato di libertà.
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L’indagine ha preso le mosse da alcune segnalazioni arrivate dalle agenzie di cambio operanti nell’aeroporto di Linate che hanno riscontrato delle anomalie nelle frequenti richieste di cambio valuta giapponese e australiana, canadese, americana e australiana, sterline, franchi svizzeri, tutte sempre ad opera della medesima persona.
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Gli accertamenti iniziali hanno condotto a rintracciare quel cliente in un dipendente di Poste Italiane addetto allo smistamento dei sacchi di corrispondenza proprio nel centro di Linate. Anche altre persone risultano coinvolte nei furti e nei cambi: grazie a ulteriori attività e alle riprese video all’interno dell’ufficio di smistamento postale, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire la modalità operativa e anche ad accertare il coinvolgimento di altri impiegati.