Vaccino Covid, «Quarta dose? Prove ancora insufficienti» lo dice l’EMA

È ancora presto per parlare della seconda dose di booster. Intanto, l’EMA – Agenzia Europea del Farmaco –  conferma che l’antivirale Paxlovid protegge anche dalle varianti.

Sulla possibilità di fare la quarta dose di vaccino anti-Covid19 si è espressa anche l’EMA, l’Agenzia Europea del Farmaco. Quest’ultima ha spiegato che, ad oggi, non ci sono ancora prove sufficienti per poter procedere al secondo richiamo.

Prove insufficienti

«Al momento ci sono prove insufficienti da parte dei trial clinici o dal mondo reale a supporto di una raccomandazione sulla popolazione generale alla quarta dose di vaccino contro il Covid19» spiega Marco Cavaleri, il capo della strategia vaccinale dell’EMA. Cavaleri che, allo stesso tempo, ribadisce e sottolinea l’importanza di portare avanti la campagna di vaccinazione e invita le persone a sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid-19. A partire da domani, 4 Febbraio, inoltre, inizierà la distribuzione sia alle Regioni sia alle Provincie autonome dell’antivirale Paxlovid prodotto da Pfizer. A tal proposito, Marco Cavaleri afferma: «I dati degli studi di laboratorio indicano che Paxlovid è attivo anche contro Omicron e tutte le varianti di interesse»

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Il punto sulle sub-varianti Omicron

In tanti Paesi si stanno diffondendo diverse sub-varianti della Omicron, una di queste è la variante BA2. «È troppo presto per dire quanto questa variante differisca da Omicron in termini di trasmissibilità e in termini di evasione immunitaria» spiega il Capo della strategia vaccinale dell’EMA. Nonostante ciò, però, si tratta di una «forma strettamente collegata a Omicron» conclude Cavaleri.

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