Per il nostro viaggio nelle criptovalute, questa volta vi raccontiamo il crollo del Bitcoin ed il primo stupro del Metaverso.
Che rivoluzione la blockchain, ma adesso inizia a presentare i suoi lati cupi. Qualche anno fa quasi nessuno parlava di Bitcoin. Un concetto strano, poco comprensibile e digeribile. Oggi il Bitcoin rimane altrettanto strano e complesso, ma è sulla bocca di tutti perché i guadagni che ha fatto fare ad alcuni investitori sono letteralmente spaventosi. Questa moneta virtuale basata sulla tecnologia della blockchain per anni è aumentata sempre di valore rendendo chi ci ha creduto, specie nei primi momenti, veramente ricco.
Successo delle criptovalute
Istituzioni finanziarie blasonate come Goldman Sachs hanno definito l’oro il Bitcoin dei poveri e sempre più realtà accettano la moneta virtuale in pagamento. Nell’ultimo anno il Bitcoin ha fatto registrare dei successi clamorosi. Prima di tutto è stato accettato presso la borsa americana il primo etf esposto sui Bitcoin e poi grandi realtà economiche hanno cominciato ad utilizzarlo come strumento di pagamento. Dunque questa moneta virtuale nata come un bizzarro esperimento, possiamo ben dire che sta entrando sempre di più nella vita degli investitori. Ma dall’anno scorso si sta affermando anche concretamente come una moneta per fare acquisti di tutti i giorni. Il paese di El Salvador ha puntato forte su questa moneta. Il vulcanico presidente di questo poverissimo paese ha investito molto per conto del suo stato in questa criptovaluta e ci crede ciecamente.
Ma accanto alle criptovalute altre due rivoluzioni tecnologiche stanno agitando il mondo della finanza e della cultura. La prima sono i non fungible token, opere d’arte virtuali che spesso raggiungono cifre stratosferiche. La seconda è il metaverso. Il metaverso è in un certo senso l’evoluzione del concetto di realtà virtuale. Un concetto in fondo vecchio, ma tornato da attualità perché oggi la tecnologia effettivamente consente di lavorare e di incontrarsi in questi mondi virtuali. Il metaverso alletta moltissimo la finanza, basti pensare a Facebook che ci crede ciecamente tanto da ribattezzarsi Meta. Ma oggi le cose in questo mondo virtuale prossimo venturo non vanno propriamente bene. Da novembre ad oggi le criptovalute o più precisamente il Bitcoin hanno dimezzato il loro valore. Una batosta senza precedenti che ha gettato nello sconforto chi alla fine del 2021 sentendo parlare di inflazione ha cominciato ad investire in Bitcoin.
Il crimine virtuale è molto reale
In effetti molti sostenevano che il Bitcoin fosse un buon rifugio contro l’inflazione. Ma questo dimezzamento del suo valore ha gettato nel panico in tanti. Ma oggi arriva anche un’altra notizia a turbare questo futuro mondo virtuale in germoglio. Nel metaverso è stato registrato il primissimo caso di stupro. Medium riporta la terribile esperienza di una utente che racconta di essere stata molestata e violentata sessualmente durante una sessione di gioco di Horizon Worlds. Non sappiamo se questo fatto sia reale o meno perché non abbiamo modo di verificarlo. Il che ci riporta alle criptovalute. Il metaverso così come le criptovalute non sono dei giochi, ma sono dei luoghi dove le persone vivono e lavorano e sono delle monete che le persone scambiano. Quindi sono cose drammaticamente reali ma che non hanno alcuna forma di controllo.
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Criptovalute, metaverse, non fungible token sono spazi di anarchia che faremmo meglio a prendere sul serio e a regolamentare. Non criminalizzare, ma trattare seriamente.
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Continuare a considerarli un gioco o una bizzarria potrebbe essere pericoloso.