Covid, anche la Repubblica Ceca dispone l’allentamento delle misure restrittive. A partire dal 9 febbraio non verrà più richiesta la certificazione vaccinale o di avvenuta guarigione. Rimane l’obbligo di mascherina.
Nonostante i casi di contagio da Omicron non accennano a diminuire, i Paesi europei stanno pian piano allentando le misure restrittive introdotte a causa della pandemia. Sulla scia di quanto fatto in Gran Bretagna, anche la Danimarca si sta avviando verso un “ritorno alla normalità”. Ieri poi è scattata anche la Francia: stop a mascherine all’aperto, revocati limiti per eventi e concerti, con il Paese che ha avviato la prima fase di alleggerimento delle misure anti contagio – dal 16 febbraio, infatti, cadranno altre restrizioni. Stessa tendenza quella approvata nelle scorse ore anche dalla Repubblica Ceca. Dopo due giorni di discussione, il Parlamento ha infine approvato, nella tarda serata di ieri, una nuova legge anti Covid-19 che autorizza il governo ad alleggerire le misure restrittive.
Repubblica Ceca verso l’allentamento delle restrizioni
Il governo annullerà l’obbligo di mostrare la certificazione di avvenuta vaccinazione o di guarigione dal Covid-19 per le persone che partecipano a eventi culturali e sportivi o che usano vari servizi aperti al pubblico. La misura scatterà a partire dal 9 febbraio, ha riferito ai giornalisti il primo ministro Petr Fiala. Come riportato dai media locali, la Corte suprema amministrativa ceca ha annullato ieri l’obbligo di mostrare il “Green Pass” per entrare nei ristoranti o nei locali al chiuso (inclusi gli hotel) – rendendo di fatto possibile anche ai non vaccinati di spostarsi più liberamente. Inoltre, verrà eliminato l’obbligo di test per il Covid-19 nelle aziende e nelle scuole a partire dal 18 febbraio.
Il premier Fiala ha affermato che il governo ha preso tale decisioni sulla base delle raccomandazioni degli esperti, mentre ha dichiarato che continuerà ad essere in vigore l’obbligo di indossare la mascherina in tutti gli ambienti al chiuso – e non verrà allentato nemmeno il limite massimo per il numero di partecipanti agli eventi di massa.
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Il paese di 10,7 milioni abitanti, che è stato duramente colpito dalle precedenti ondate della pandemia di COVID-19, sta registrando un picco record di casi di coronavirus con la diffusione della variante Omicron. Tuttavia, come spiega la CNA, i funzionari si aspettano un calo sostanziale delle infezioni già da questo mese. Martedì 1 febbraio il ministero della Salute ha registrato un conteggio giornaliero record di 57.226 contagi, con oltre a quasi 10.000 sospette re-infezioni. Mercoledì, invece, sono stati segnalati altri 43.307 casi e oltre 7.000 re-infezioni.
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Ma i ricoveri non sono ancora aumentati e sono ben al di sotto dei picchi delle precedenti ondate. Dato quindi che la pressione ospedaliera rimane nella norma, il governo ha scelto di alleggerire le misure anti Covid-19. La strategia segue in un certo senso anche l’allentamento pianificato in altri Paesi europei. La vicina Austria, ad esempio, consentirà ai negozi e ai ristoranti di rimanere aperti più a lungo e alleggerirà anche le restrizioni per i non vaccinati già dalla prossima settimana.