Crescono le emigrazioni degli italiani all’estero, soprattutto dal Nord-ovest del paese. Sud in controtendenza.
In fuga dall’Italia. È uno slogan che può sintetizzare quanto risulta dai dati Istat sulle iscrizioni e le cancellazioni anagrafiche 2020. Negli ultimi dieci anni si è riscontrata una significativa crescita delle cancellazioni anagrafiche di cittadini italiani per l’estero (emigrazioni) e una quantità di ingressi non in grado di bilanciare le uscite (un totale di 980mila espatri e 400mila rimpatri).
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A dispetto della crisi pandemica, nel 2020 il flusso più corposo di cancellazioni per trasferimento della residenza all’estero di cittadini italiani lo ha fatto registrare il Nord-ovest del paese (36mila, +10% rispetto al 2019), seguito dal Nord-est (27mila, +2%); in crescita anche le emigrazioni in partenza dal Centro (20mila, +4%), in forte diminuzione invece i flussi dal Mezzogiorno (39mila, -13% rispetto al 2019).
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