Emirati, in visita il presidente d’Israele: intercettato missile balistico lanciato dagli Houthi dello Yemen. Attacco rivendicato poche ore dopo. Il gruppo parla di una ”una grande operazione militare nel cuore degli Emirati Arabi Uniti”.
Secondo quanto viene riportato da Al Jazeera, gli Emirati Arabi Uniti hanno riferito di aver intercettato e distrutto un missile balistico lanciato dai miliziani sciiti Houthi dallo Yemen contro il Paese. L’attacco è stato pianificato in occasione della prima storica visita del presidente israeliano Isaac Herzog. ”Gli Emirati annunciato la distruzione di un missile balistico lanciato da al-Jawf, dallo Yemen, verso gli Emirati. Il missile è stato intercettato venti minuti dopo la mezzanotte (ora locale) dalla difesa aerea”, viene ripotato sull’account Twitter del ministero della Difesa di Abu Dhabi.
Questo di oggi sarebbe il terzo attacco agli Emirati dal 17 gennaio, con gli Houthi (sostenuti dall’Iran) che affermano di star pianificando ”una grande operazione militare nel cuore degli Emirati Arabi Uniti”, mentre il conflitto di sette anni nello Yemen si acuisce. Abu Dhabi, si ricorda, fa parte della coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita e impegnata contro gli Houthi in Yemen.
Il conflitto si acuisce, gli Houthi verso una nuova operazione militare
Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) affermano di aver intercettato e distrutto un missile balistico lanciato dallo Yemen dagli Houthi, durante la primissima visita del presidente israeliano, Isaac Herzog, nel Paese. Il ministero della Difesa degli Emirati Arabi ha dichiarato che i detriti del missile sono caduti su un’area disabitata (non sarebbero stati diffuse ulteriori informazioni sulla posizione esatta del sito) e ”non hanno provocato perdite” in termini di vite umane. Tuttavia, non sarebbe ancora chiaro quale fosse l’obiettivo reale dell’attacco – se la capitale, Abu Dhabi, oppure Dubai. L’autorità dell’aviazione civile del paese ha comunque affermato che il traffico aereo non ha subito rallentamenti, e che tutte le operazioni di volo hanno proseguito ad operare normalmente nonostante l’attacco.
Nel giro di poche ore, l’attacco è stato rivendicato dal gruppo Houthi yemenita, che ha confermato di aver lanciato numerosi missili balistici verso Abu Dhabi e di aver anche sparato diversi droni verso Dubai, centro commerciale del Paese. Un portavoce militare del gruppo allineato all’Iran, Yahya Saria, ha inoltre ribadito i precedenti avvertimenti già lanciati dal gruppo, spiegando in un discorso televisivo che ben presto il quartier generale delle compagnie internazionali negli Emirati Arabi Uniti diventerà bersaglio di ulteriori attacchi.
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“Abbiamo colpito obiettivi specifici e importanti nell’Emirato di Abu Dhabi, lanciando una serie di missili balistici, ma abbiamo colpito anche altri obiettivi sensibili nell’Emirato di Dubai con una serie di droni Samad-3”, ha affermato Saria nel suo discorso televisivo. E ha poi aggiunto: “Le forze armate yemenite confermano che lo stato nemico degli Emirati Arabi Uniti rimarrà non sicuro finché gli strumenti del nemico israeliano rimarranno ad Abu Dhabi e Dubai, con l’intenzione di lanciare un’aggressione contro il nostro caro Paese”, ha affermato Saria.
Gli Emirati Arabi Uniti fanno parte di una coalizione guidata dall’Arabia Saudita che combatte gli Houthi allineati con l’Iran nello Yemen, in un conflitto lungo sette anni e che ha causato decine di migliaia di morti, milioni di sfollati, e generato ciò che le Nazioni Unite descrivono come “la crisi umanitaria peggiore al mondo“.