Giornalista incinta non può tornare in Nuova Zelanda per le rigide norme anti Covid: accolta in Afghanistan dai talebani

La donna lavorava in Qatar per Al Jazeera dove non è legale aspettare un figlio se non si è sposati

Charlotte Bellis-meteoweek.com

Una giornalista neozelandese incinta, Charlotte Bellis, ha dovuto trovare ospitalità in Afghanistan dopo che la Nuova Zelanda ha respinto il suo rientro a causa delle rigide norme anti Covid. Bellis lavorava in Qatar per Al Jazeera, e dopo aver passato l’estate in Afghanistan dove aveva fatto dei reportage con il compagno fotografo belga, Jim Huylebroek, è tornata a Doha nel mese di settembre, ma si è resa conto di essere incinta.

In Qatar è illegale essere incinta senza essere sposata, ragion per cui la donna ha deciso di tornare in Nuova Zelanda dove, per l’appunto, l’hanno respinta a causa delle severe norme anti Covid. A quel punto, lei e Jim si sono trasferiti in Belgio, ma non essendo in possesso di permesso di soggiorno, la giornalista non è potuta rimanere neppure lì.

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Era dunque rimasto un solo Paese in cui entrambi avessero il visto, ossia l’Afghanistan, e così Charlotte ha scelto di contattare alti funzionari talebani. Costoro le hanno detto:«Siamo felici per te, puoi stare qui, non avrai nessun problema», le hanno garantito asserendo di dire di essere sposata ma qualora si fosse scoperto che non lo è, di «chiamarli». «Andrà tutto bene», le hanno assicurato.

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Bellis dovrebbe dare alla luce una bimba a maggio, e non è ancora riuscita a rientrare in Nuova Zelanda ma ha detto che dopo aver raccontato quanto le è accaduto si sta snellendo la procedura per tornare nel suo Paese.

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Il ministro neozelandese che gestisce l’emergenza Covid, Chris Hipkins, ha chiesto controlli sul caso di Charlotte Bellis.

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