Pesce è rimasto bloccato su una parete del Cerro Torre e il maltempo sta rendendo difficile soccorrerlo
L’alpinista italiano Corrado Pesce detto “Korra”, è rimasto colpito da una valanga di neve e pietre in Patagonia e rischia la vita, fermo su una parete della vetta Cerro Torre, una delle più famose e difficili al confine tra Argentina e Cile. È quanto fa sapere Radio 3 Cadena Patagonia. Quando la valanga lo ha travolto, l’alpinista (che è di Novara), era con un collega argentino di San Carlos de Bariloche, che pur ferito, è riuscito ad arrivare a una quota più bassa e a essere messo in salvo da un elicottero. Pesce si trova in un piccolo rifugio, ma non può spostarsi e i soccorsi sono resi difficili dalle cattive condizioni metereologiche.
Per via della valanga, i due alpinisti sono rimasti anche senza equipaggiamento e prima di scendere a valle, Aquil, l’alpinista che era con Pesce, lo ha lasciato in una rientranza della parete nota come “El box de los ingleses”. Trenta alpinisti volontari sono partiti per soccorrere Pesce, che pare abbia subito delle fratture tali da non potersi muovere.
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Purtroppo però, il maltempo in quell’area sta rendendo difficili i soccorsi.
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Secondo i media locali c’è un certo pessimismo, poiché ritengono che Pesce sarebbe in una situazione di emergenza da venerdì mattina e che «una lunga sopravvivenza non è possibile nelle condizioni in cui lui si trova».