Il gesto estremo della donna ha lasciato sconvolti familiari e amici che si chiedono il perché di quest’atto
Una morte che ha lasciato sotto choc familiari e amici, che si chiedono il perché del gesto estremo. È accaduto a Torino, dove una donna di 37 anni, al nono mese di gravidanza, si è buttata dal nono piano della propria abitazione in Piazza Adriano. Da quanto si apprende, la donna non aveva dato segni di depressione o malessere ad amici, parenti, e neppure al marito, con cui si era unita in matrimonio l’anno scorso.
La donna lavorava come commercialista e fino a pochi attimi prima del suicidio, stava chiacchierando in modo tranquillo al telefono con una collega. Poi più nulla. L’amica ha cercato di ricontattarla, ma non ricevendo risposta ha dato l’allerta. Nonostante i soccorsi, per la donna non c’è stato niente da fare e neppure per il bimbo che aveva in grembo.
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Nella sua abitazione, i poliziotti hanno ritrovato un biglietto, attualmente sequestrato, in cui era riportato un lungo elenco di cose da fare indirizzato ai colleghi dello studio in cui lavorava. Si indaga sulle cause del suicidio, ma come ipotizza Il Corriere di Torino, forse la donna era stanca e si sentiva oberata dagli impegni a cui far fronte, sia dal punto di vista familiare, sia professionale.
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Chi la conosceva ha riferito che da un po’ di tempo sembrava molto stanca, e proseguiva nel suo lavoro pur dovendo partorire a breve. Gli inquirenti e il compagno hanno provato a ricostruire le ultime giornate della donna per capire che cosa stesse provando:«Sembrava la persona di sempre, felice e realizzata in tutto. Non riesco a comprendere il suo gesto», ha detto una sua collega.