Poesie e foto in classe: così a scuola ricordano la studentessa di 15 anni uccisa dallo zio. Per onorarla organizzato anche un laboratorio.
Si sono tutti presentati regolarmente in classe, i compagni e le compagne di Alessia Tardino, la studentessa quindicenne di Licata (Agrigento) ammazzata ieri mattina dallo zio Angelo Tardino assieme al fratello più piccolo Vincenzo (11 anni) e ai i genitori, Diego Tardino e Alessandra Ballacchino.
Un disegno sulla lavagna per ricordarla
Alessia frequentava la seconda B del Liceo Linares di Licata. “I ragazzi in maniera matura e responsabile sono venuti tutti per onorare la loro compagna e abbiamo subito organizzato una attività di tipo liberatorio”, dichiara all’Adnkronos la professoressa Floriana Costanzo, la docente di Alessia che questa mattina è presente in classe. L’insegnante ha disegnato sulla lavagna una goccia circondata dalle onde del mare.
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“Ho detto che come i confini della singola goccia si dissolvono nel mare – afferma la professoressa – così anche Alessia pur non presente con noi nella sua forma fisica, rimane comunque con noi, trasformandosi in qualcosa di diverso. E ho detto che quel qualcosa di altro lo dobbiamo fare sentire ad Alessia”. È stato un gesto difficile e sofferto per la professoressa parlare coi ragazzi.
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Ciascuno dei giovani compagni della ragazza ha lasciato una parola in cui ha scritto cosa rappresentasse Alessia per ognuno di loro. “E’ stato un momento bellissimo – spiega ancora la docente – adesso i ragazzi stanno incollando delle foto che li ritraggono insieme con Alessia”. Pure le altre classi vogliono ricordare Alessia. “Anche con un’attività manuale – sottolinea la professoressa – alcuni hanno scritto brevi poesie riflessioni, il tutto verrà organizzato in un ricordo che l’istituto dedicherà ad Alessia nei prossimi giorni”.