Quirinale: salgono le quotazioni di Crosetto, ma occhio alle trappole

L’ex-senatore di Fratelli d’Italia raccoglie consenso anche fuori dal partito per il Colle, ma quei voti inaspettati sono vagamente sospetti

Primo colpo di scena in questi giorni di votazione per il Presidente della Repubblica: si fa avanti il nome di Guido Crosetto, l’esponente di Fratelli d’Itali raccoglie 114 preferenze alla terza votazione che sono ben più di 63, ovvero il numero degli esponenti di FdI chiamati in questi giorni a eleggere il Capo dello Stato. Il centrodestra sembra essersi arroccato sulle sue posizioni ma la rosa di nomi proposta agli avversari è stata duramente bocciata, ecco quindi che Giorgia Meloni e i suoi si sono presentati oggi compatti con la novità Crosetto che ha raccolto consensi anche da parte di altri votanti. Un colpo che però ha creato qualche spaccatura tra FdI e la coalizione di centrodestra.

MELONI: “PERSONA STIMATA”

Da parte sua Giorgia è soddisfatta ed esalta il risultato e la figura del candidato: l’aver ottenuto questi voti “vuol dire che il centrodestra ha una capacità attrattiva in questo Parlamento, Guido è una persona stimata, lo sappiamo. Sarebbe stato interessante esercitare questa capacità unitariamente oggi” afferma. “Sono commosso, grazie, onorato” dice invece il diretto interessato ai giornalisti, per Crosetto queste preferenze dimostrano “la capacità del centrodestra, se volesse, di prendere voti anche fuori dal centrodestra“. E continua: “Tutti i nomi che ho sentito negli ultimi cinque giorni sono molto autorevoli e di alto profilo. Il mio nome è venuto fuori perché i grandi elettori si sono stufato di votare scheda bianca. Penso che entro venerdì avremo il Presidente della Repubblica. Auspico che si arrivi a una personalità il più condivisa possibile“.

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Guido Crosetto prende in braccio Giorgia Meloni. Era il 2012, in quella fase lavoravano alla fondazione di Fratelli d’Italia

ATTENZIONE A MATTEO

Ci si interroga però di chi siano questi voti e se davvero l’ex-senatore abbia i numeri per arrivare alla fatidica quota 505 che determinerebbe l’elezione al Colle dopo l’abbassamento del quorum. Il fatto che sia riuscito a raddoppiare i voti di Fratelli d’Italia fa sperare per una sua, seppure ancora molto complicata, elezione immaginando che possa essere una figura di consenso che vada oltre il partito di appartenenza. Ma le trame dei giorni di votazione per il Capo dello Stato sono complesse e difficili da leggere, e il sospettato numero del fallimento delle ultime elezioni del Capo dello Stato (mancata elezione di Prodi e ritorno di Napolitano) è sempre lo stesso: Matteo Renzi. Spostare i suoi voti in direzione di Crosetto potrebbe essere un tentativo di mettere alle strette gli alleati di FdI spaccando la coalizione del centrodestra e tornando determinante grazie ai delegati in quota Italia Viva. Se Meloni dovesse intestardirsi sul suo candidato per poi trovarsi isolata rispetto a Lega e Forza Italia, il centrodestra si troverebbe in un pantano da cui sarebbe complicato uscire con un candidato unitario.

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CHI E’ GUIDO CROSETTO

Classe 1963 nato a Cuneo, Crosetto inizia la sua carriera politica nelle fila della Democrazia Cristiana. Imprenditore, ha interrotto gli studi in Economia e Commercio, salvo dichiarare sul suo curriculum parlamentare di essere laureato. Ammise in seguito di aver detto una bugia. E’ stato responsabile della giovanile della DC nella sua regione e sindaco di Marene (Cuneo) dal 1990 al 2004. Nel 2001 viene eletto deputato per Forza Italia, confermato nel 2006 e 2008, durante il Governo Berlusconi IV diventa sottosegretario alla Difesa pur avendo posizioni di forte contrasto con l’allora ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Da sempre critico nei confronti dell’Unione europea, nel 2018 viene eletto senatore con Fratelli d’Italia ma decide di lasciare il seggio per motivi non chiari, pur rimanendo attivo politicamente. E’ molto alto (1,96 metri), negli scorsi mesi ha contratto il Covid (variante Delta) in maniera particolarmente violenta ma ora sembra essersi ristabilito.

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