Durante l’udienza generale, Bergoglio ricorda ai fedeli: “Mai condannare un figlio”. Poi ha parlato della crisi in Ucraina e dell’Olocausto
Bergoglio ha ricevuto i fedeli durante l’udienza generale, proseguendo la sua catechesi incentrata sulla figura di San Giuseppe e sviluppando ulteriormente il tema del rapporto tra genitori e figli. Papa Francesco ha parlato delle complicazioni che si hanno nell’accettare l’identità dei ragazzi, soprattutto se omosessuali. “Penso ai genitori di fronte ai problemi dei figli – ha detto -, genitori che vedono orientamenti sessuali diversi nei figli: come gestire questo e accompagnare i figli e non nascondersi in un atteggiamento condannatorio“.
Ma non solo, Francesco ricorda anche quei “figli ammalati, anche con malattie permanenti, quanto dolore. Ai genitori che vedono i figli che se ne vanno per una malattia, ragazzi che fanno delle ragazzate e finiscono in incidenti con la macchina, genitori che vedono i figli che non vanno avanti nella scuola. A questi genitori dico: non spaventarti, c’è dolore, tanto ma si può pregare, come ha fatto San Giuseppe, e chiedere l’aiuto di Dio“.
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Bergoglio ha poi raccontato di quando, ai tempi in cui era arcivescovo di Buenos Aires, provava “tanta tenerezza” quando “andavo nel bus e passavo davanti al carcere e c’era la coda delle persone che dovevano entrare per visitare i carcerati e c’erano le mamme. E’ il coraggio delle mamme e dei papà che accompagnano i figli sempre“.
LA CRISI IN UCRAINA
Tra i temi sviluppati durante l’udienza generale, Bergoglio ha ricordato la crisi internazionale che sta imperversa sul fronte orientale dell’Europa, invitando i fedeli a “a pregare per la pace in Ucraina, e a farlo spesso nel corso di questa giornata: chiediamo con insistenza al Signore che quella terra possa veder fiorire la fraternità e superare ferite, paure e divisioni”. Per il Papa quello ucraino “è un popolo che merita la pace. Le preghiere e le invocazioni che oggi si levano fino al cielo tocchino le menti e i cuori dei responsabili in terra, perché facciano prevalere il dialogo e il bene di tutti sia anteposto agli interessi di parte. Per favore mai la guerra!“.
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MAI PIU’ UN OLOCAUSTO
Domani si celebrerà la Giornata internazionale della memoria delle vittime dell’Olocausto. Bergoglio ha affermato quanto sia “necessario ricordare lo sterminio di milioni di ebrei e persone di diverse nazionalità e fedi religiose. Non deve più ripetersi questa indicibile crudeltà. Faccio appello a tutti, specialmente agli educatori e alle famiglie, perché favoriscano nelle nuove generazioni la consapevolezza di questo orrore, di questa pagina nera della storia. Essa non va dimenticata affinché si possa costruire un futuro dove la dignità umana non sia più calpestata“.
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I PROBLEMI AL GINOCCHIO
Prima di congedarsi dall’udienza svoltasi nell’Aula Paolo VI, Papa Francesco ha confessato di non stare bene e di avere un dolore al ginocchio che non gli permette di muoversi liberamente. “Oggi non potrò andare fra voi per salutarvi perché ho un problema nella gamba destra – ha detto -. Si è infiammato un legame del ginocchio ma scenderò e vi saluterò lì e voi passate per salutarmi. E’ una cosa passeggera”. E infine scherzando “dicono che questo viene solo ai vecchi e non so perché è arrivato a me”.