Via libera da parte degli Usa alla vendita di armamenti all’Egitto, per un valore complessivo di 2,5 miliardi di dollari. Tale decisione è stata annunciata nonostante i timori per la situazione dei diritti umani nel Paese.
Nella giornata di ieri, il Dipartimento di Stato ha annunciato di aver approvato 2,5 miliardi di dollari in proposte di vendita di armamenti all’Egitto, ad inclusione di diversi aerei e sistemi radar di difesa aerea. In buona sostanza, riportano i media americani, l’Amministrazione Biden ha autorizzato la vendita di armamenti al governo egiziano per 12 velivoli C-130J-30 Super Hercules (e relative apparecchiature), e una vendita a parte, dal valore di 355 milioni di dollari, di tre radar e apparecchiature terrestri SPS-48. Tale decisione è stata annunciata ieri al Congresso, ed è stata presa nonostante i timori per la situazione dei diritti umani nel Paese.
Secondo quanto comunicato dal Dipartimento di Stato, con un simile via libera lo scopo è quello di “sostenere la politica estera e di sicurezza nazionale Usa, contribuendo ad aumentare la sicurezza di un importante alleato non Nato che continua a essere un partner strategico cruciale in Medio Oriente“. Già lo scorso anno, però, era scoppiata una controversia in merito alla vendita di armi da parte degli Stati Uniti. La Casa Bianca, infatti, nel 2021 ha fornito all’Egitto 1,3 miliardi di dollari in aiuti militari all’anno, dei quali 300 milioni di dollari stabiliti soltanto nel mese di settembre. Di questi, però, il Dipartimento decise in seguito di rilasciarne solo 170, e di condizionarne 130 con la chiusura, da parte del Cairo, dei procedimenti contro organizzazioni per i diritti umani e della società civile e alla caduta delle accuse.
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Alla luce di ciò, sempre nella giornata di martedì i Democratici alla Commissione Affari Esteri della Camera, guidata dal presidente Gregory Meeks, hanno esortato il Dipartimento di Stato a mantenere tale posizione, avanzando le preoccupazioni in merito ai prigionieri politici e alle violazioni dei diritti umani. Il portavoce del Dipartimento, Ned Price, ha evitato dal canto suo di rispondere alle domande sul fatto che la vendita di armi facesse parte degli aiuti militari assediati. “Il nostro rapporto con l’Egitto è di fondamentale importanza in qualsiasi numero di regni, quando si tratta di sicurezza regionale quando si tratta di antiterrorismo”, ha affermato Price. “E quindi, naturalmente, vorremmo vedere questa relazione rafforzarsi ancora di più, e un modo per farlo è un ulteriore progresso nei diritti umani”.
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