Si muovono i due colossi del trasporto aereo e marittimo che manifestano il loro interesse per la compagnia di bandiera italiana.
Ita, la compagnia aerea di bandiera dell’Italia che dal 15 ottobre 2021 sostituisce la vecchia Alitalia, è stata subito messa in vendita e non è un mistero che il gigante tedesco dei cieli fosse tra i più accreditati pretendenti della nuova compagnia, come d’altro canto lo era stato, a precise condizioni, della vecchia Alitalia. Il nome di Lufthansa è circolato fin da subito assieme a quello di Air France-Klm. La novità, invece, è la manovra di Msc, il colosso marittimo della famiglia Aponte. E così, nel pomeriggio, è arrivato l’annuncio che Lufthansa e il gruppo Msc hanno manifestato interesse per la quota di maggioranza di Ita Airways, esprimendo al tempo stesso il “desiderio” che una quota di minoranza della compagnia rimanga nelle mani del Governo italiano, che possiede attualmente il 100% delle quote attraverso il Ministero dell’economia e delle finanze.
Anche Msc fa la sua mossa
“Il Gruppo Msc si pone l’obiettivo di realizzare una partnership con il Governo italiano e la compagnia Lufthansa come partner industriale del progetto. Lufthansa ha già manifestato il suo interesse a prendere parte all’iniziativa”, dichiara Msc sottolineando che il suo interesse “deriva dalla possibilità di attivare sinergie positive per entrambe le società sia nel settore cargo che passeggeri in cui il Gruppo è leader a livello globale”. Alla manifestazione di interesse da parte di Msc e Lufthansa segue dunque la richiesta di un periodo di esclusiva pari a 90 giorni lavorativi e soggetto ad approvazioni regolatorie e due diligence.
Ita valuterà a breve i dettagli della proposta
A stretto giro di posta, arriva anche l’annuncio di Ita. “Il Gruppo Msc ha concordato con Lufthansa la sua partecipazione alla partnership a termini da definire durante la due diligence. Sia il Gruppo Msc che Lufthansa hanno espresso il desiderio che il Governo Italiano mantenga una quota di minoranza all’interno della Società”, riferisce la compagnia aerea. “Ita Airways è soddisfatta che il lavoro svolto in questi mesi per offrire le prospettive migliori alla società stia cominciando ad avere i risultati attesi, ovvero una compagnia riconosciuta valida per partner di calibro internazionale sia sul trasporto passeggeri che sul cargo”. La palla passa ora al cda di Ita Airways, chiamato in una prossima riunione a valutare i dettagli della manifestazione d’interesse. Un appuntamento del board è già calendarizzato per il 31 gennaio per la presentazione del piano strategico, cui farà seguito nei giorni successivi l’apertura della data room. Nulla esclude, ad ogni modo, l’ipotesi che possa essere convocato un board straordinario. Il fatto certo è che l’operazione alleanze entra nel vivo con l’obiettivo dichiarato, da parte del presidente esecutivo di Ita Alfredo Altavillla, di stringere sull’accordo entro la prima metà del 2022.
Lufthansa mette le condizioni per l’acquisto di Ita
Resta da vedere se dal fronte franco-olandese giungeranno eventuali contromosse. “Dall’inizio delle sue operazioni, Air France – Klm, Delta e Virgin Atlantic si sono impegnati a rafforzare i loro rapporto con Ita Airways”, è la linea ribadita a Adnkronos dal quartier generale di Roissy.
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È di oggi la notizia che la Commissione europea ha comunicato la cessazione del divieto di operare acquisizioni imposto a Lufthansa quando, il 25 giugno 2020, l’Ue ha autorizzato la ricapitalizzazione della casa madre con il contributo di 6 miliardi di euro di fondi pubblici. La compagnia tedesca infatti ha ormai restituito buona parte dei sostegni ricevuti e dunque avrà via libera per muoversi sul mercato e per buttarsi su quello italiano, da anni sotto “sorveglianza speciale” per via dell’importanza strategica che può ricoprire nel network della compagnia tedesca come hub del Mediterraneo. Un interesse mai nascosto dall’aviocompagnia germanica anche ai tempi della vecchia Alitalia. Ma Lufhtansa ha posto le sue condizioni per una operazione in equity: prime fra tutte il risanamento e la ristrutturazione da parte dello Stato, in modo da poter ambire a una compagnia sicuramente più snella e con un minor numero di dipendenti. Gli attuali numeri di Ita sembrano indubbiamente più adeguati a questa condizione. Il gruppo Msc, che ha sede in Svizzera a Ginevra, comprende una Divisione Cargo con Msc Mediterranean Shipping Company, Terminal Investment Limited, Medlog, e una Divisione Passeggeri sotto la guida da Msc Crociere. A questa si aggiungono anche i traghetti passeggeri con Grandi Navi Veloci e Snav. Il gruppo Msc, creato nel 1970 dal comandante Gianluigi Aponte, è cresciuto fino a diventare leader nel trasporto marittimo mondiale di container con l’avvento del trasporto containerizzato e la globalizzazione dell’economia mondiale.
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Oltre al successo nel business del trasporto marittimo di container, la famiglia Aponte ha tentato di diversificare il gruppo Msc col lancio di una compagnia di crociere di grande successo, dei traghetti passeggeri e con investimenti nelle infrastrutture dei terminal portuali. A tutt’oggi il gruppo dà lavoro a 100mila persone sparse su tutto il pianeta.