Quirinale, prima giornata a vuoto. Oggi si rivota, ma difficilmente si eleggerà il presidente

La prima giornata di votazioni per eleggere il presidente della Repubblica ha portato, come si immaginava, ad un nulla di fatto. Oggi si rivota, ma l’impressione è che per trovare un accordo serva altro tempo.

Elezioni del presidente della Repubblica
Elezioni del presidente della Repubblica

L’ex giudice costituzionale Paolo Maddalena con 36 voti, Sergio Mattarella con 16. Marta Cartabia 9, 7 a Berlusconi, 4 a Bruno Vespa, 3 ad Amadeus, 2 ad Alberto Angela: questi alcuni dei nomi espressi ieri pomeriggio dai parlamentari che, riuniti in seduta comune con i “grandi elettori”, hanno partecipato al primo giorno di votazioni per eleggere il nuovo presidente della Repubblica.

Una sessione di voto che si sapeva sarebbe stata interlocutoria: le trattative politiche sono ancora in corso, gli equilibri ancora tutti da trovare. La questione più spinosa da gestire è la gestione del governo e della maggioranza. Mario Draghi sarebbe il candidato perfetto per sostituire Sergio Mattarella: ma un pezzo di Parlamento non sembra intenzionato a continuare a sostenere un governo tecnico e di larghissime intese in assenza del suo “garante”. Che è, appunto, Mario Draghi.

E dunque la questione sta tutta qui, in buona parte: trovare un accordo che consenta questa legislatura di andare avanti fino a scadenza naturale (2023) mantenendo salva la faccia. Perchè è questo il problema: la Lega, il Movimento 5 Stelle, Articolo Uno hanno deciso – obtorto collo – di sostenere “il governo dei migliori” quasi esclusivamente per la presenza alla guida dell’ ex presidente della BCE. Un governo Draghi… senza Draghi è sostenibile da chi aveva dei dubbi già da prima? Sostanzialmente si, perchè non cambierebbe nulla: ma la forma conta tanto, soprattutto nei confronti degli elettori.

Cosa aspettarci da questa seconda tornata di votazioni? Probabilmente niente di troppo diverso da quanto avvenuto ieri. Il centrodestra probabilmente presenterà i suoi candidati, votandoli. Ma è praticamente impossibile che oggi si possa eleggere il nuovo Presidente della Repubblica. Di sicuro, i nomi che saranno votati potrebbero essere indicativi di quello che avviene a livello di trattative: attenzione dunque alle sfumature.

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