Il Cavaliere ha chiamato diversi delegati per convincerli a votarlo per il Colle. Ma la telefonata con Maria Elena è stata particolare
In ogni elezione per la Presidenza della Repubblica partiti ed esponenti politici sono costretti a parlarsi: un intreccio di chiamate, cene e appuntamenti che creano situazioni e immagini a cui raramente avremmo pensato. Tutto questo finisce a volte in quel calderone che è la Gossipolitik, ovvero quel “chiacchiericcio” più da giornali di cronaca rosa che da vicende della politica.
Un filone a cui ben aderisce la figura di Silvio Berlusconi, il quale ha legato parte del suo successo politico (ma anche infinite critiche) alla sua verve da bellimbusto. Se nella fase più intensa della sua carriera istituzionale lo abbiamo visto fare avance (spesso fuori-luogo) a miriadi di donne, mancava in questo elenco la fedelissima renziana Maria Elena Boschi.
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Pare infatti che nelle numerose telefonate partite dal Cavaliere nel tentativo di convincere i delegati a votarlo per il Quirinale, la cosiddetta Operazione Scoiattolo, non sia mancata quella tra l’ex-presidente del Consiglio e MEB. A raccontare il retroscena è Aldo Cazzullo nella sua rubrica sul Corriere della Sera: “A Silvio brillavano gli occhi. Ha fatto un esercizio di seduzione da maestro, con voce da colombone innamorato: ‘Lei Maria Elena è una creatura meravigliosa, sono così emozionato a parlare con lei…’. Fossi stato una donna, avrei ceduto subito” scrive il giornalista.
Pare che alla telefonata fosse presente anche Vittorio Sgarbi, dal suo telefono sarebbe partita la chiamata per l’ex ministra nel governo Renzi. “L’ho chiamata e poi le ho passato Berlusconi. È stata molto gentile, era felice e lusingata di parlare con lui, Berlusconi era più commosso lui di lei: ‘Sono felice di parlare con una donna che ho sempre ammirato’, ha detto Silvio“.
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IL “NO” DI MARIA ELENA
Purtroppo per Berlusconi però Boschi ha declinato l’invito, decidendo di seguire le indicazioni di Matteo Renzi e votare compatta con il resto di Italia Viva. “Lei ha detto che non poteva che seguire Renzi – ha detto Sgarbi al quotidiano La Stampa –. Anche gli altri di Italia Viva con cui abbiamo parlato, Nobili, Bonifazi, sono stati tutti felici di parlare con Berlusconi, ma serviva il via libera di Renzi. Toccava a Berlusconi chiamare Renzi, ma non credo l’abbia fatto. Quella con Italia Viva era una strada in salita, mentre quella con molti Cinquestelle si presentava in discesa“.