Dobbiamo imparare a lasciar filtrare la luce di Dio nel nostro cuore che tutto illumina, perdona, guarisce e non ha bisogno di chiudersi.
Liturgia di oggi Lunedì 24 Gennaio 2022
- SAN FRANCESCO DI SALES, VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA – MEMORIA
«Io cercherò le mie pecore», dice il Signore,
«e susciterò un pastore che le pascerà:
io, il Signore, sarò il loro Dio». (Cf. Ez 34,11.23-24)
Prima Lettura
Tu pascerai il mio popolo Israele.
Dal secondo libro di Samuèle
2Sam 5,1-7.10
In quei giorni, vennero tutte le tribù d’Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: “Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d’Israele”». Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro un’alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d’Israele.
Davide aveva trent’anni quando fu fatto re e regnò quarant’anni. A Ebron regnò su Giuda sette anni e sei mesi e a Gerusalemme regnò trentatré anni su tutto Israele e su Giuda.
Il re e i suoi uomini andarono a Gerusalemme contro i Gebusei che abitavano in quella regione. Costoro dissero a Davide: «Tu qui non entrerai: i ciechi e gli zoppi ti respingeranno», per dire: «Davide non potrà entrare qui».
Ma Davide espugnò la rocca di Sion, cioè la Città di Davide. Davide andava sempre più crescendo in potenza e il Signore, Dio degli eserciti, era con lui.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale – Dal Sal 88 (89)
R. La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui.
Un tempo parlasti in visione ai tuoi fedeli, dicendo:
«Ho portato aiuto a un prode,
ho esaltato un eletto tra il mio popolo. R.
Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l’ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza. R.
La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui
e nel mio nome s’innalzerà la sua fronte.
Farò estendere sul mare la sua mano
e sui fiumi la sua destra». R.
Il Vangelo di oggi Lunedì 24 Gennaio 2022
Satana è finito.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3,22-30
In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Parola del Signore.
Lasciar filtrare la luce di Dio | Il commento al Vangelo di oggi Lunedì 24 Gennaio 2022
Togliere agli altri la possibilità di incontrare Dio solo perché lo si è a sua volta rifiutato, è un peccato molto grave, ci spiega Gesù. Infatti, se noi negheremo alle persone a cui avremmo potuto far conoscere Gesù la nostra testimonianza, chi lo farà al posto nostro? Che rimedio c’è?
È vero, i piani di Dio sono infinitamente vasti, ma ci sono persone che per mezzo nostro avrebbero potuto conoscerlo, non possiamo sapere se e in quale altra occasione.
Chi siamo noi per negare questo incontro? Anche se noi non lo avessimo riconosciuto, non dobbiamo fare come in farisei, che si mettono a diffamare Gesù in modo da dissuadere il popolo nel credere in lui.
Il commento al Vangelo di ieri:
Gesù ci parla di un peccato imperdonabile, che è forse questo non riconoscere e non far riconoscere Gesù, il tutto volutamente, con piena avvertenza e in odio a lui. Questo odio ingiustificato può essere ciò che ci chiude al suo amore e non gli lascia alcuno spiraglio. Dio perdona tutto, ovviamente! Ma se ci chiudiamo noi, lui come può fare per entrare nella nostra anima e salvarla?
Quante volte ci capita di giudicare qualcuno e, in un modo o nell’altro, di gettarlo in cattiva luce anche agli occhi degli altri? Ci capita di legarci ad un pregiudizio e di non dare all’altro la possibilità di mostrarsi per come è davvero? Tutti questi atteggiamenti sono comuni, ma dobbiamo imparare a correggerli e al lasciar filtrare la luce dell’amore di Dio nel nostro cuore che tutto illumina, perdona, guarisce e non ha bisogno di chiudersi.