Berlusconi rinuncia al Quirinale, ma avverte: Draghi deve restare a Palazzo Chigi

Alla fine, Silvio Berlusconi ha deciso di rinunciare alla sua candidatura per il Quirinale dopo una riunione del centrodestra che sembra essere stata particolarmente movimentata. 

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“L’Italia oggi ha bisogno di unità, al di là della distinzione maggioranza-opposizione, intorno allo sforzo per combattere la gravissima emergenza sanitaria, per far uscire il paese dalla crisi. In questo spirito, ho deciso di compiere un altro passo sulla strada della responsabilità nazionale, chiedendo a quanti lo hanno proposto di rinunciare”

Con un comunicato ufficiale, Silvio Berlusconi si è ritirato dalla corsa alle quirinarie.

Dopo giorni di dialogo, di interminabili chiamate per provare a conquistare i voti che mancavano per raggiungere quel quorum indispensabile ad essere confermato da Salvini e Meloni, alla fine il Cavaliere ha ceduto. L’annuncio è arrivato nel tardo pomeriggio di ieri 22 gennaio 2022 al termine della riunione con gli alleati del centrodestra. Sembra che nessuno abbia chiesto direttamente a Berlusconi di ritirarsi, è che la decisione sia interamente frutto di una sua personale riflessione. Certo non è un mistero che Salvini e la Meloni non fossero mai stati pienamente convinti della sua candidatura, al punto che a pochi giorni dalla sua nomina, il leader leghista gli aveva chiesto di verificare i voti che aveva a disposizione prima dell’inizio ufficiale delle votazioni. Una aut aut che non è passato inosservato e ha irritato non poco il cavaliere. Nella nota pubblicata, Berlusconi spiega di essersi ritirato, sacrificando la sua ambizione, “ponendo sempre l’interesse collettivo al di sopra di qualsiasi considerazione personale”. 

Nel corso del vertice del centrodestra che ha sancito la sua rinuncia, non sarebbero emersi da quanto si apprende dei nuovi nomi dei possibili candidati del centrodestra. Va anche annotato come al termine della riunione, tutti i partiti abbiano fatto comunicazioni separate sull’esito, segno che la rinuncia del cavaliere è avvenuta in un clima poco conciliante. Nel comunicato pubblicato da Fratelli d’Italia viene precisato come “durante la riunione non sono state formulate da alcuno specifiche proposte di candidatura né tantomeno sono stati posti veti di alcun genere. Fratelli d’Italia resta ferma sulla necessità che il centrodestra esprima una o più candidature della propria area culturale, che rappresenta la maggioranza degli italiani. Se questo non fosse possibile, la nostra priorità e che vi sia un presidente della Repubblica autorevole e capace di difendere l’interesse nazionale e la sovranità popolare. La questione di Draghi al Quirinale, sulla quale non abbiamo espresso alcun giudizio, non è stata posta e sarebbe semmai problema che possono avere le forze che partecipano al suo governo”. 

Un modo forse per smentire le voci che raccontavano di come il partito della Meloni avesse posto un divieto su Draghi al Quirinale. Veto che però sembra essere stato invece avanzato da Forza Italia. Durante il vertice del centrodestra infatti, Berlusconi su una cosa sarebbe stato molto chiaro: Mario Draghi non può lasciare il suo ruolo di premier e il nuovo Presidente della Repubblica dovrà invece essere espressione diretta del centrodestra.  “Considero necessario che il governo Draghi” scrive il cavaliere “completi la sua opera fino alla fine della legislatura per dare attuazione al Pnrr, proseguendo il processo riformatore indispensabile che riguarda il fisco, la giustizia, la burocrazia”.

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Subito dopo l’annuncio, Matteo Salvini ha commentato la scelta dell’ex premier definendola  “decisiva e fondamentale, Berlusconi rende un grande servizio all’Italia e al centrodestra, che ora avrà l’onore e la responsabilità di avanzare le sue proposte senza piu’ veti dalla sinistra”

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