Giornata impegnativa oggi in puglia per la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, che dopo gli attentati dei giorni scorsi tra Foggia e San Severo ha presieduto un vertice del del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza e partecipato a numerosi appuntamenti in città
È iniziato in prefettura a Foggia – dopo gli attentati dei giorni scorsi legati al racket delle estorsioni che hanno portato a numerosi arresti nella città pugliese – il vertice del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza presieduto dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese.
Un atto dovuto quello di oggi, dopo la serie di azioni che hanno visto scoppiare a Foggia e a San Severo ben nove bombe in otto giorni dall’inizio dell’anno, che hanno distrutto alcune attività imprenditoriali e facendo ripiombare l’area in un clima di terrore che non si percepiva da diversi anni. Lo Stato non ha comunque mancato nel reagire, con numerose perquisizioni contro la malavita locale.
Un vertice reso necessario dagli attentati dei giorni scorsi
Da qui anche il vertice di oggi, che vede, al fianco di Lamorgese, il procuratore nazionale Federico Cafiero De Raho, il capo della polizia, i comandanti nazionali dei carabinieri e della guardia di finanza, i vertici della magistratura foggiana e della Dda di Bari, il commissario straordinario antiracket Giovanna Cagliostro.
Notevole il dispiegamento, anche simbolico, messo in atto per dare il senso di sicurezza a Foggia, con 150 agenti delle forze dell’ordine e numerosi tiratori scelti e artificieri.
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L’appuntamento è occasione per presentare anche l’associazione Fai Antiracket e Antiusura di Foggia intitolata ai fratelli Luigi e Aurelio Luciani, due agricoltori estranei alla criminalità uccisi nel 2017 in occasione di un agguato di mafia a San Marco in Lamis. Gli impegni di oggi del ministro prevedono anche un incontro con gli studenti dell’Università di Foggia.