Il medico è sotto accusa per non aver rispettato il protocollo e il 28 gennaio sarà sentito dal consiglio disciplinare. Il dottore:«Non sono certo no vax, l’ho fatto per stare vicino ai miei pazienti»
È fortemente amareggiato Gerardo Torre, medico di base di Pagani, in provincia di Salerno, per l’accusa di non aver seguito i protocolli del ministero della Salute sulle cure da somministrare alle persone affette da Coronavirus, in particolare a coloro che erano asintomatici. In un colloquio col Corriere, il medico spiega che «quando l’Ordine dei medici di Salerno mi ha mandato a chiamare credevo che volessero consegnarmi un riconoscimento, una medaglia per il mio operato durante la pandemia. E invece dovrò sottopormi a un giudizio disciplinare, rischio addirittura la sospensione! Ma vi rendete conto?».
Il 28 gennaio 2022 dovrà comparire davanti al Consiglio di disciplina a Salerno, per difendersi dalle suddette accuse. «La medicina dovrebbe intervenire nelle fasi acute come azione territoriale e non ospedaliera. Se tutti fossero stati preventivamente curati, si sarebbero evitati i problemi di sovraffollamento nei reparti, nella fase acuta del virus», ha spiegato il dottor Torre, che precisa:«Fin dal primo momento non ho accettato di usare la tachipirina, che solo ora è saltata nei protocolli dell’Aifa e dell’Istituto Superiore di Sanità. Ho visitato a domicilio, rischiando per la mia salute, 3000 pazienti e ho avuto risultati eccezionali. Tutti guariti e nessuno è morto! Sono stato sulle barricate, a differenza di tanti colleghi che hanno ricevuto un’informativa solo tramite telefono, senza valutare mai di persona il paziente, e hanno prodotto una quantità enorme di morti».
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Torre ha chiaramente spiegato di non essere un medico no vax. La città di Pagani, in cui opera come medico di base, lo sta supportando schierandosi dalla sua parte, così come il sindaco Lello De Prisco. E proprio il primo cittadino ha detto di Torre:«Certamente il dottor Torre è un medico valente, al netto di qualche dichiarazione esuberante, che spesso è dovuta al momento in cui ti senti disarmato e vorresti fare di più, è capitato anche a me. Se oggi posso scrivere, lo devo anche a lui. Grazie a tutti i medici che prestano cure domiciliari».
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Nel frattempo, a Pagani qualcuno ha apposto un manifesto per supportare il medico, «che ha agito in scienza e coscienza», paragonandolo a San Giuseppe Moscati per «mantenuto fede solo al giuramento d’Ippocrate». Intanto per il 28 gennaio, quando Torre sarà ascoltato dal Consiglio di disciplina, la Fisi ha organizzato con l’Organizzazione Libera scelta Campania un corteo per essere solidali con lui.
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