Covid, l’allarme degli anestesisti: “Boom di positivi tra chi si deve operare”

L’aumento incontrollato dei contagi Covid ha portato alla luce una nuova criticità negli ospedali: gli anestesisti lanciano l’allarme. 

Covid, l'allarme degli anestesisti: "Boom di positivi tra chi si deve operare" - www.meteoweek.com
Covid, l’allarme degli anestesisti: “Boom di positivi tra chi si deve operare” – www.meteoweek.com – Credit: Pixabay

Devono essere operati per altre patologie, come un tumore o una frattura, vanno in ospedale e scoprono di essere positivi asintomatici al Covid. E non possono entrare in sala operatoria, a volte. Questo l’allarme lanciato dalla Siaarti (Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva), attraverso le parole del presidente Antonio Giarratano.

L’allarme lanciato dalla Siaarti

Le parole del presidente Antonio Giarratano

Quella dei positivi asintomatici tra coloro che si recano in ospedale per subire un’operazione “è una popolazione in crescita esponenziale – ha detto all’Ansa Giarratano – per la quale servono protocolli e spazi dedicati che oggi non sono codificati, col risultato che ogni azienda si organizza come meglio crede: in alcuni casi vengono operati, in altri ci sono dilazioni pericolose, mentre si occupano posti in reparto destinati al Covid critico. Servono indicazioni per evitare il caos”. Il problema dunque non coinvolge solo i pazienti contagiati, che potrebbero andare incontro a dei ritardi sulla data delle loro operazioni, ma anche degli altri potenziali pazienti. I positivi sintomatici, infatti, potrebbero essere messi in isolamento nei reparti Covid, in attesa di negativizzarsi, occupando un posto letto. Posti letto che sono ormai sempre più preziosi in molte Regioni d’Italia. “Centinaia di pazienti vengono rilevati come positivi – conclude il presidente – e dovranno essere operati, trapiantati e assistiti nel postoperatorio intensivo. Occorre programmare oggi ciò che fra poche settimane, finita l’ultima ondata dell’emergenza pandemica, diventerà con ogni probabilità una nuova emergenza sanitaria“. 

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“Un fenomeno trascurato”

Secondo gli esperti della Siaarti, il numero dei positivi asintomatici dovrebbe destare maggiore interesse. Si tratta, secondo gli anestesisti, di “un fenomeno trascurato: la sanità per pazienti Covid asintomatici non critici”. Anche perché, stando alle parole del responsabile Siaarti anestesia e medicina perioperatoria, Angelo Gratarola, al giorno d’oggi “viviamo una sorta di daltonismo delle fasce di rischio. Si rischia infatti l’arancione territoriale per pazienti ricoverati non a causa del Covid, ma per le sole positività incidentali scoperte al pronto soccorso. Questo rappresenta un problema concreto: il ministero dovrebbe – sentite le società scientifiche, in primis Siaarti – offrire indicazioni e linee operative per poter sottoporre ad intervento chirurgico pazienti semplicemente positivi al virus”. Al momento non esisterebbe dunque un protocollo preciso da seguire in questi casi che, come riportano gli esperti, sono sempre più numerosi.

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La conferma arriva anche dal responsabile Siaarti medicina critica dell’emergenza Roberto Balagna, che racconta di una quotidianità in cui i medici si trovano “costretti a non operare pazienti che avrebbero necessità di interventi chirurgici di una certa importanza e necessità, ad esempio i pazienti oncologici. Mi riferisco ad una popolazione, sempre più numerosa, di pazienti vaccinati, spesso con tre dosi, asintomatici e che risultano positivi al tampone eseguito al momento del prericovero. Questa popolazione sta diventando sempre più numerosa sia nel contesto dell’emergenza urgenza che per quanto riguarda pazienti che necessitano di trapianti salvavita”, ha detto Balagna. E l’allarme richiede una certa urgenza: “La gestione clinico, logistico ed organizzativa dei percorsi sta diventando sempre più critica. Se non si troveranno presto soluzioni dinamiche, rivedendo le attuali procedure, presto l’intero sistema chirurgico sarà nel caos“.

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