Quattro italiani su dieci hanno in casa un cane o un gatto. Ma gli animali delle fattorie sono sempre meno, un problema per l’industria
Secondo l’ultima analisi di Coldiretti, il 40% delle famiglie italiane convivono con un animale in casa. Tra le motivazioni che portano a questa scelta, anche la necessità di passare molte ore in casa a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia.
Lo studio è stato pubblicato in occasione della festività di sant’Antonio Abate, patrono degli animali, che si celebra il 17 gennaio. Il dato è in salita dal 33,6% del 2019 al 39,5% nel 2020 fino al 40,2% del 2021, gli animali preferiti sono in cani, circa il 43% del totale, seguiti dai gatti con il 35%.
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Cala invece la presenza di animali nelle campagne, conseguenza dei gravi costi di produzione, malattie varie e del calo del prezzo delle materie prive di derivazione animale. Questo creerà però problemi nella produzione di prodotti come il formaggio. Gli allevamenti in Italia hanno un valore per la nostra economia di circa 17,3 miliardi di euro e rappresentano dunque il 35% dell’agricoltura nazionale con 800mila persone impiegate nel settore.