Azhar Mohssine, il marocchino di 32 anni, fermato dalla polizia a Torino per la morte della piccola Fatima, resta in cercere. La bimba di tre anni, giovedì sera è precipitata da un palazzo nel centro di Torino, in via Milano.
Il gip Agostino Pasquariello ha deciso che l’uomo deve rimanere in carcere e ha però riformulato l’accusa nei suoi confronti: non omicidio volontario con dolo eventuale, come ipotizzato al momento del fermo, ma omicidio colposo. È stata dunque accolta in parte la richiesta della difesa, sostenuta dall’avvocato Alessandro Sena, dopo che ieri l’uomo ha confessato che la bimba è caduta durante un tragico gioco.