Ieri si sono aperte le trattative con il vertice di Ginevra, l’incontro è stato «aperto e sostanziale, ma quello che conta è il risultato»
Si è tenuto ieri il vertice Usa-Russia sulle garanzie di sicurezza richieste dal Cremlino. Da Mosca, dopo il vertice non si rileva «alcuna ragione sostanziale di ottimismo», nonostante il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov abbia valutato positivamente il modo in cui si è tenuta la trattativa.
Secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, pur essendo vero che le trattative di ieri sono state «aperte, sostanziali e dirette, non si tratta di un processo fine a se stesso».
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«Non si tratta di un processo che da solo genera soddisfazione perché l’importante, in questo caso, è il risultato», ha proseguito Peskov. «Ci sono ancora diversi round di trattative che renderanno possibile capire meglio la situazione con gli americani. Al momento è impossibile trarre qualsiasi altra conclusione», ha chiosato.
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Domani nuovo vertice a Bruxelles tra Consiglio Nato e Russia e giovedì a Vienna si riunirà il Consiglio Osce.