Il ministero dell’Interno del Kazakistan ha aggiornato sulla forte sommossa scatenatasi per via dell’aumento del gas
Il ministero dell’Interno del Kazakistan ha dato alcuni aggiornamenti in merito alle forti proteste esplose nel Paese per il caro gas e le azioni repressive adottate dalle autorità. Dal report, risulta che siano state uccise 26 persone tra i manifestanti, e altre 3mila arrestate. Nel corso degli scontri, 18 agenti hanno perso la vita e altri 748 feriti.
La Bbc spiega che oggi il presidente Kassym Jomart Tokayev dovrebbe parlare alla nazione. Il presidente ha accusato per le proteste alcuni “terroristi” addestrati all’estero, però non ha presentato prove a supporto di quanto insinua. Due giorni fa, Tokayev ha chiesto aiuto alla Russia e alle altre nazioni alleate del Csto (trattato sicurezza collettiva) affinché diano il loro supporto. Tra questi, Bielorussia, Tagikistan, Armenia.
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Dai vari report, le truppe straniere arrivate in Kazakistan sono composte da 2.500 soldati. Le truppe resteranno in Kazakistan per parecchi giorni o settimane.
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Intanto, il dipartimento di Stato degli Stati Uniti sta tenendo sotto osservazione l’invio di truppe russe nel Paese e, tramite portavoce, ha avvisato Mosca e le autorità del Kazakistan in merito a possibili violazioni dei diritti umani.