Nuovo decreto Covid: il Consiglio dei Ministri ha deliberato l’obbligo vaccinale per tutto il personale universitario. Per gli studenti resta obbligatorio soltanto il Green pass. Prevista, in caso di estrema necessità, la DAD anche per le sessioni di gennaio e febbraio.
Nelle scorse ore, i Consiglio dei Ministri ha deliberato l’estensione dell’obbligo vaccinale senza limiti di età a tutto il personale che lavora nelle università e nelle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica – come avviene, del resto, per tutto il personale scolastico dal 15 dicembre scorso. Tale novità, però, vale soltanto per i professori, i ricercatori e il personale amministrativo di atenei, conservatori e accademie. L’obbligo non è infatti stato deliberato per gli studenti, che tuttavia dovranno continuare a rispondere all’obbligo di Green pass.
Ad annunciare l’obbligo è stato il ministro dell’Università e della Ricerca, con Maria Cristina Messa che, al termine del Consiglio dei Ministri, ha varato le nuove disposizioni. “Da maggio abbiamo sempre lavorato, con flessibilità, per garantire il fondamentale diritto allo studio e, contestualmente, un ritorno nelle aule, nei laboratori, nelle biblioteche il più sicuro possibile. Questa è la strada che, anche con questa decisione e dato il contesto attuale, continuiamo a seguire”, ha annunciato la ministra.
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“La raccomandazione – ha proseguito la ministra – continua a essere per lo svolgimento di tutte le attività prevalentemente in presenza. Allo stesso tempo, gli strumenti di didattica a distanza messi in campo da atenei, conservatori, accademie, istituti continuano a essere disponibili per garantire misure di salvaguardia per gli studenti che non dovessero riuscire a partecipare in presenza o in casi specifici in relazione al rischio epidemiologico. Sono certa che, ancora una volta, lavorando insieme e in continuo confronto, la comunità universitaria riuscirà ad affrontare al meglio anche questa nuova situazione”.
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Il ministero dell’Università e della Ricerca, in vista della ripresa delle attività, ha inoltre inviato una nota in merito allo svolgimento delle prossime prove, sedute di laurea ed esami di profitto. Pur rimanendo a ancora valida la disposizione del decreto legge del 6 agosto 2021 (“le attività didattiche e curriculari delle università sono svolte prioritariamente in presenza”), dato il quadro epidemiologico attuale viene previsto che, in via del tutto eccezionale e laddove non fosse possibile garantire la presenza, le università potranno prevedere “lo svolgimento con modalità a distanza delle prove, delle sedute di laurea e degli esami di profitto programmati per la sessione di gennaio e febbraio, garantendo il rispetto delle specifiche esigenze formative degli studenti con disabilità e degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento”.
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