Nell’ammirabile nome di Gesù c’è la salvezza di tutta la creazione. Troppe volte questo nome viene bestemmiato. Cosa fare per riparare?
Liturgia di oggi Lunedì 3 Gennaio 2022
- SANTISSIMO NOME DI GESÙ – MEMORIA FACOLTATIVA
Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre. (Fil 2,10-11)
Prima Lettura
Chi rimane in Dio non pecca.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
1Gv 2,29-3,6
Figlioli, se sapete che Dio è giusto, sappiate anche che chiunque opera la giustizia, è stato generato da lui. Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato.
Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. Chiunque commette il peccato, commette anche l’iniquità, perché il peccato è l’iniquità. Voi sapete che egli si manifestò per togliere i peccati e che in lui non vi è peccato. Chiunque rimane in lui non pecca; chiunque pecca non l’ha visto né l’ha conosciuto.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale – Dal Sal 97 (98)
R. Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.
Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore. R.
Il Vangelo di oggi Lunedì 3 gennaio 2021
Ecco l’agnello di Dio
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1,29-34
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me“. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
Parola del Signore.
Ammirabile Nome | Il commento al Vangelo di oggi Lunedì 3 Gennaio 2022
Oggi si festeggia la memoria (facoltativa a livello liturgico) del Santissimo Nome di Gesù. Il nome di Gesù significa in lingua ebraica: “Dio è salvezza”, e infatti Gesù è la salvezza di Dio fattasi carne per salvarci. Per questo motivo Giovanni il Battista, quando vede Gesù, mosso dallo Spirito Santo, in lui riconosce proprio l’essenza profonda di Gesù e il suo compito di salvezza per tutti noi: “Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!“.
Curioso è come il verbo “togliere”, di derivazione latina, significhi sia “portare” che, in un altro senso etimologico “tollerare“. Gesù toglie i nostri peccati, e lo fa portandoli lui sulla Croce, prendendo il nostro peso, lo stesso, su di sé, e nella sua misericordia “tollerandolo”, perdonandolo.
Perdonare infatti non è non sentire affatto il peso di un’offesa o esserne indifferenti, ma è portare quel peso, e nonostante questo dimenticarlo, per amore.
Come fa Gesù a fare tutto questo per noi? Perché, nella sua immensa bontà e misericordia, lui ha portato si di sé anche il peso del nostro “senso di colpa”, della nostra stessa colpa, e per questo ha avuto ancor pietà di noi, peccatori.
Il commento al Vangelo di ieri:
Gesù è l’Agnello innocente immolato a Dio che, nella più totale mitezza e nella più totale sommissione, si è caricato delle offese a lui fatte, ma si è anche totalmente immedesimato, nella sua Passione, nell’uomo peccatore, prendendo su di sé ogni nostra colpa e sopportandone il peso. Nel nome di Gesù c’è tutto questo, il nome di un Dio morto di stenti per amore nostro. Quante volte questo nome che nemmeno l’Universo può contenere viene bestemmiato e oltraggiato? Cosa potremmo fare per riparare con amore?
Ricambiare Gesù con un gesto amore
Gesù avrebbe rivelato alla Serva di Dio Suor Saint-Pierre, carmelitana di Tour (1843), l’Apostola della Riparazione:
“Il mio nome è da tutti bestemmiato: gli stessi fanciulli bestemmiano e l’orribile peccato ferisce apertamente il mio Cuore. Il peccatore con la bestemmia maledice Dio, lo sfida apertamente, annienta la Redenzione, pronuncia da sé la propria condanna. La bestemmia è una freccia avvelenata che mi penetra nel Cuore.
Io ti darò una freccia d’oro per cicatrizzarmi la ferita dei peccatori ed è questa:
Sempre sia lodato, benedetto, amato, adorato, glorificato il Santissimo, il Sacratissimo, l’adoratissimo – eppure incomprensibile – Nome di Dio in cielo, in terra o negli inferi, da tutte le creature uscite dalle mani di Dio. Per il Sacro Cuore di nostro Signore Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento dell’altare.
Amen.
Ogni volta che ripeterai questa formula ferirai il mio Cuore d’amore. Tu non puoi comprendere la malizia e l’orrore della bestemmia.
Se la mia Giustizia non fosse trattenuta dalla misericordia, schiaccerebbe il colpevole verso il quale le stesse creature inanimate si vendicherebbero, ma io ho l’eternità per punirlo.
Oh, se sapessi quale grado di gloria ti darà il Cielo dicendo una sola volta:
‘O ammirabile Nome di Dio!’, in spirito di riparazione per le bestemmie”.