Sui social, le persone puntano il dito non solo verso l’autore dell’omicidio ma anche verso chi gli ha permesso di vedere il figlio considerati anche i suoi precedenti. Per i più si tratta di una tragedia che poteva essere evitata.
«Una tragedia annunciata alla grande»: così è stato descritto sui social il tragico omicidio di Daniele Paitoni, il bambino di 7 anni ucciso da suo padre. L’omicidio è avvenuto ieri sera, in provincia di Varese. Davide Paitoni, dopo aver nascosto il cadavere del figlio nell’armadio, ha tentato di uccidere anche la sua ex moglie.
Una tragedia annunciata
Sui social si susseguono i commenti dei conoscenti e non dopo la tragica notizia che li ha raggiunti al mattino. Le accuse, però, non sono solo rivolte all’autore dell’omicidio ma anche a chi gli ha dato il permesso di continuare a vedere il figlio. «Non si doveva concedere a questo uomo, si dica «padre», agli arresti domiciliari, con dei trascorsi non certo da santo di passare neanche un minuto con il figlioletto» scrive una persona sui social network. «Ennesima tragedia che si poteva evitare? Nessuno lo saprà mai!» conclude. Ma questo non è l’unico commento di questo tipo. «Era ai domiciliari per aver accoltellato un collega. – fa eco un’altra utente – Ma aveva avuto il permesso di tenere il figlio a Capodanno. Se è vero, qualcuno lo avrà sulla coscienza. Povero bimbo».
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Davide Paitoni, infatti, si trovava agli arresti domiciliari per aver accoltellato un suo collega il 26 Novembre ad Azzate. A lui era stata data la possibilità di trascorrere com il figlio Daniele il Capodanno. Daniele che, questa sera, sarebbe dovuto tornare a casa dalla mamma, ora ricoverata in ospedale. Le condizioni della donna, infine, non sarebbero gravi e non sarebbe in pericolo di vita.