Il presidente russo Vladimir Putin spiega che si tratta di «un grande evento nella vita del Paese… un passo sostanziale per aumentare la difesa»
La Russia, negli ultimi giorno, ha testato circa dodici missili ipersonici servendosi di piattaforme della Flotta del Nord. Le esercitazioni si sono tenute con l’aiuto della nave Admiral Gorshkov e del sottomarino Severodvinsk. Dalla nave sono partiti dieci missili, dal sottomarino due. Putin definisce questa esercitazione «un grande evento nella vita del Paese… un passo sostanziale per aumentare la difesa».
Questo genere di prove ha una duplice valenza. La prima è che lo Stato testa l’efficacia delle armi a propria disposizione, studiando le varie caratteristiche. La seconda è quella di inviare all’esterno determinati messaggi. Spesso il Cremlino ha posto l’accento sull’essenzialità dei propri apparati che sarebbero capaci di influenzare gli equilibri da un punto di vista strategico.
Leggi anche:—>Covid, circolare quarantena: ecco chi sono i contatti a basso rischio
Secondo gli americani, invece, i rivali avrebbero riscontrato difficoltà di natura tecnica. Tuttavia, negli Usa non si fa mistero della preoccupazione per il piano di Russia e Cina. C’è infatti di mezzo una vera e propria competizione. Gli Usa, dal canto loro, hanno dato il via a progetti per non farsi trovare impreparati di fronte a una simile concorrenza.
Leggi anche:—>Scoppia la rissa al funerale di una parente: feriti dopo il litigio per l’eredità
Una missione che sta vivendo alti e bassi, cosa alquanto normale quando si progettano armi di questo genere, assai sofisticato. I missili ipersonici sono molto temuti per tre fattori essenziali, precisione, manovrabilità e velocità. Addirittura, un missile ipersonico di tipo Zircon può raggiungere 11mila km/h.