L’epidemiologo suggerisce di darsi da fare con la terza dose, «in particolare dai 50 anni in su»
In un colloquio con Repubblica, l’epidemiologo Carlo La Vecchia dell’Università di Milano, si esprima su quanto sta accadendo negli ultimi giorni con i vaccini e la variante Omicron che sembra correre molto veloce. «Il problema sono i malati gravi. Sul numero di casi ormai non c’è controllo perché i vaccini servono poco contro l’infezione, cioè la positività. Semmai sembrano proteggere contro il ricovero. Se lo fanno davvero questa ondata sarebbe grave ma non tragica. Se invece la protezione dalle forme più importanti di malattia è limitata allora siamo in un pasticcio grosso», dice il medico.
La Vecchia spiega che «comunque la terza dose fa aumentare gli anticorpi di 50 volte. Speriamo che contrasti Omicron. Il consiglio è di correre con i booster, in particolare dai 50 anni in su».
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L’epidemiologo sottolinea ancora che «con la diffusione della positività che abbiamo in questo momento, in giro ci sono da 2,5 a 3 milioni di positivi di cui ne conosciamo solo 675mila, quelli che hanno fatto il tampone. Quindi non cambia molto mettere regole diverse riguardo alla quarantena».
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Infine, La Vecchia aggiunge che «nel Cts ci sono persone competenti. Del resto i malati dopo una settimana non sono più contagiosi. Trasmettono nei due giorni precedenti e poi fino a due o tre giorni dopo la malattia».