Covid, Milano in quarantena: un cittadino su 18 è chiuso in casa

Milano in quarantena: un cittadino su 18 è chiuso in casa a causa del virus. Fontana: “Rivedere le regole per i vaccinati con tre dosi”. La crescita dei contagi fa lievitare la domanda di test e manda in tilt la rete pubblica. 

Milano in quarantena - meteoweek.com
Milano in quarantena – meteoweek.com

Elevato il numero di casi postivi in Italia. Nella giornata di ieri sono stati 30.810 i casi di Covid individuati, 142 invece le vittime; mentre sono stati 343.968 i tamponi molecolari e antigenici effettuati, con il tasso di positività apparentemente sceso – 8,9% di ieri, rispetto all’11,5% del giorno prima. A Milano, però, la situazione è quella di una città pressoché in quarantena. Secondo quanto viene riportato da Il Corriere della Sera, sarebbero infatti 75 mila i cittadini chiusi in casa dal virus – tra contagiati e contatti stretti. In altre parole, un milanese su 18 è attualmente finito in quarantena.

Fontana: “Rivedere la quarantena per chi ha la terza dose”

Sono circa 75mila i milanesi che stanno passando le feste di Natale chiusi in casa. Il virus, complice la nuova variante Omicron e il clima rigido della stagione, sta galoppando. Tanto che dai numeri registrati dal bollettino di ieri, sono in totale 122mila i lombardi “attualmente positivi”, e perciò costretti alla quarantena. E se a loro, a distanza di 10 giorni, spetterà un tampone con esisto negativo per tornare fuori casa, la situazione non è tanto più semplice per i loro contatti stretti. Sono infatti numerosi i cittadini che, pur non essendo al momento positivi al virus, sono obbligati all’isolamento di una settimana – se vaccinati. E allora, secondo le stime del Corriere della Sera, se si considera una media di quattro contatti per ciascun infetto, si arriva a quota 75mila milanesi bloccati per colpa del virus: uno su 18.

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Una città in isolamento, anche se asintomatica. Arriva perciò anche dal governatore lombardo Attilio Fontana (sulla scia del discorso già fatto da altri esperti, in primis Bassetti) l’invito a una revisione delle regole che gestiscono le quarantene. “È più difficile che coloro che hanno fatto la terza dose si contagino, quindi probabilmente si può rivedere la regola per questa categoria”, ha infatti esortato il presidente della Lombardia. Fontana, alla luce di quanto sta accadendo nella Regione, sollecita dunque una risposta dal Comitato tecnico scientifico nazionale. Sulla questione l’esecutivo discuterà già nella giornata di domani.

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Nel frattempo, a complicarsi è anche la questione relativa ai tamponi. La crescita dei contagi, unita agli incontri tra amici e parenti in occasione delle festività, sta infatti facendo lievitare la domanda di test e mandando in tilt la rete di somministrazione pubblica. Ore e ore di fila, e pochi test a disposizione sono i disagi riscontrati dai cittadini lombardi. Per questo motivo, la Regione ha istituito un’apposita task force, che ha istituito le priorità per chi richiede i tamponi e ha disposto più linee negli hub e orari extra in farmacia. Inoltre, l’invito a tutti gli operatori – dagli ospedali alle farmacie fino ai medici di famiglia – a compiere uno sforzo in più, anche e soprattutto durante queste feste.

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