Secondo il sottosegretario alla Salute non si può pensare di ricorrere ai tamponi come si è fatto negli ultimi giorni.
Per il momento su Omicron non vi è nessuna certezza, e non siamo ancora in grado di stabilire se, rispetto a Delta, questa variante sia realmente meno aggressiva e letale.
Per questo secondo il sottosegretario alla Salute PierPaolo Sileri bisogna comprendere che “i dati sulla variante sono fondamentali anche per capire a che punto è la pandemia, se il virus, perdendo forza, si sta trasformando in un’influenza stagionale per la quale ogni anno dobbiamo sottoporci a un richiamo”. Il politico però invita i cittadini a non sottovalutare la nuova variante sudafricana, o pensare che il vaccino sia di colpo diventato inutile: “Omicron è meno pericolosa, che mi vaccino a fare?. È una stupidaggine: Omicron è meno pericolosa in parte perché il virus probabilmente è diventato meno cattivo, ma sicuramente perché c’è il vaccino, e soprattutto chi ha ricevuto la terza dose ha una buona protezione”.
E in ogni caso ancora presto per parlare di una possibile quarta dose e secondo Sileri non c’è per il momento alcuna necessità per pensare a nuovi obblighi vaccinali. Per quanto riguarda i bambini, per quanto il virus si diffonda anche tra di loro, non ci sono ancora elementi così gravi da far pensare a un ritorno alla didattica a distanza. Ci sarebbero poi anche le nuove indicazioni dell’Organizzazione Mondiale di Sanità sulla necessità di introdurre dei nuovi sistemi di ventilazioni per i luoghi al chiuso.
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Soluzioni che però risultano più facili a “dirsi che a farsi. I sistemi cambiano da struttura a struttura a seconda delle dimensioni e delle caratteristiche. È un’operazione molto complessa su larga scala”. Infine il sottosegretario trova folle il comportamento di chi sta facendo di tutto per contagiarsi al fine di ottenere il green pass: “Siamo all’impazzimento. E comunque occhio, perché anche Omicron ti manda in terapia intensiva”.