Covid, Battiston: “Misure attuali non bastano per fermare Omicron. Lockdown per i no-vax”

Covid, il fisico Roberto Battiston: “Le misure attuali non bastano per fermare la variante Omicron. Utile guardare alla Germania, e imporre lockdown ai non vaccinati. Così evitiamo di mandare in crisi il sistema sanitario”. 

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Covid, Battiston: “Lockdown ai non vaccinati” – meteoweek.com

Mentre la campagna vaccinale atta a spingere sulle somministrazioni di dosi booster prosegue, i numeri relativi ai casi di contagio nel nostro Paese continuano a salire. Preoccupa la rapidità di diffusione della variante Omicron, con il tasso positività salito all’11,5%. Ma a crescere sono anche i ricoveri ospedalieri e gli ingressi nelle terapie intensive, mentre fuori c’è la corsa ai tamponi rapidi e molecolari. Sulla situazione si è espresso Roberto Battiston, astrofisico, coordinatore dell’Osservatorio epidemiologico dell’università di Trento.

“Misure attuali non bastano per fermare Omicron”

In un’intervista a “La Stampa”, Battiston ha spiegato: “Nei prossimi giorni assisteremo a una moltiplicazione dei contagi che supererà di molto le aspettative del passato, in queste condizioni andremo rapidamente verso i 100 mila positivi al giorno. La crescita dei contagi causati dalla variante Omicron è talmente rapida che potrebbe causare ben presto un’emergenza sanitaria: in condizioni normali si sarebbe sviluppata nel corso di molti mesi, ora accade in poche settimane. A meno che non si prendano, in tempi brevi, nuove, efficaci misure di contenimento; i numeri mostrano, chiaramente, che quelle attualmente in vigore non sono sufficienti a fermare la rapida crescita di Omicron”.

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Alla luce di quanto accade nel mondo, per l’Italia Battiston “guarderebbe forse alla Germania”, dove è stato “disposto un lockdown per i non vaccinati e, capo a un mese, hanno sensibilmente ridotto il numero di casi gravi e di decessi. Replicare uno schema simile da noi – ha spiegato l’esperto – vorrebbe dire proteggere una frazione di meno del 10% dei cittadini, senza penalizzare il restante 90%: così li mettiamo al riparo dall’infezione, con possibili esiti gravi, ed evitiamo di mandare in crisi il sistema sanitario”.

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Nonostante i numeri relativi ai ricoveri ospedalieri sia relativamente contenuto, con il continuo e incessante aumento di contagi il rischio è quello di un aumento anche della pressione ospedaliera. A riguardo, però, Battiston ha spiegato che “bisogna distinguere tra coloro che hanno fatto 2 o 3 dosi di vaccino, per i quali il rischio di finire in ospedale con forme gravi del Covid è molto piccolo, e i non vaccinati, per i quali rischiamo invece di vedere le conseguenze più serie. In Italia abbiamo ancora un 10% della popolazione adulta senza protezione, poco meno di 6 milioni di persone, buona parte sopra i 30 anni: per loro l’ospedalizzazione rappresenta un rischio concreto. Con la Delta – ha concluso il fisico – i vaccinati costituivano una difesa anche per la comunità dei non vaccinati, con la Omicron questa difesa è sostanzialmente saltata“.

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