Nuove ispezioni della Guardia di Finanza, scoperti 5 lavoratori in nero e 3 irregolari

Nuovi controlli della Guardia di Finanza nella zona del Comasco per accertare la presenza di lavoro irregolare e la verifica del green pass, diventato obbligatorio sui luoghi di lavoro dal 6 Agosto scorso. 

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La Guardia di Finanza di Como ha condotto alcune operazioni di controllo e verifica negli esercizi commerciali allo scopo di individuare tutte le attività che violano le leggi sul lavoro. Indagini che hanno portato nella zona a identificare cinque lavoratori in nero e altri tre irregolari. Verifiche condotte in collaborazione con la Guardia di Finanza della Compagnia d’Erba e con l’Ispettorato Territoriale del lavoro Como-Lecco. Per quanto riguarda i tre lavoratori irregolari individuati durante i controlli, è stato già accertato che questi erano impiegati a svolgere le mansioni di cameriere, barista e cassiere. Lavori svolti senza che i titolari avessero inoltrato specifica comunicazione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. I controlli della Guardia di Finanza di Como hanno anche portato alla luce l’irregolarità di un addetto alla sicurezza scoperto a lavorare senza green pass, ma anche altre violazioni relative alle norme restrittive per contrastare la pandemia. In un locale ad esempio, mancava il cartello che indicava il numero massimo di persone che era possibile ospitare, che corrispondono a una capienza massima del 50 per cento per ogni locale come stabilito dal decreto legge. Per queste violazioni riscontrate, le sanzioni previste partono dalla cifra di 2.400 euro e possono raggiungere la soglia massima di 7 mila euro. 

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Un’altra operazione portata avanti dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Olgiate Comasco, ha permesso di scoprire la presenza di quattro lavoratori in nero all’interno di un locale per cui adesso è stata chiesta la sospensione dell’attività. Non si fermano inoltre i controlli a tappeto sul Green Pass, con oltre settecento verifiche portato avanti nel Comasco. Su 40 attività commerciali passate al setaccio, sono state trovate in tutto otto irregolarità sul mancato possesso della certificazione verde.

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