Dopo la cabina di regia di questa mattina ed il confronto in Consiglio dei Ministri, arriva l’approvazione del decreto che, nelle intenzioni, dovrà arginare l’esplosione dei contagi nel corso delle festività natalizie.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il “decreto festività”, l’insieme di norme e provvedimenti che dovranno contribuire a contenere la pandemia nelle prossime settimane. La variante “omicron” sta iniziando a diffondersi, i numeri degli infetti crescono, i vaccini ci sono, vengono fatti ma non quanto forse servirebbe per minimizzare il rischio di intasare di nuovo gli ospedali. E comunque ci sono diversi dubbi sulla completa efficacia degli stessi vaccini rispetto alla nuova variante. Insomma, nonostante gli oggettivi passi avanti fatti in questo 2021, di nuovo vivremo il periodo delle feste natalizie convivendo con limitazioni e chiusure.
Il provvedimento più controverso, ossia l’introduzione di un obbligo vaccinale generalizzato, o quantomeno riferito a tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione, non è stato inserito in decreto. Almeno per ora: da fonti dirette trapela la notizia che, in effetti, Mario Draghi aveva immaginato di introdurre l’obbligatorietà del vaccino. Partendo da tutti i dipendenti della PA per poi estenderlo a tutta la popolazione. Una scelta non condivisa da tutto il CdM, che naturalmente esprime le posizioni dei partiti che sostengono il governo. Posizioni molto differenti tra loro, che probabilmente hanno contribuito a posticipare la decisione che però, come dichiarato dallo stesso Presidente del Consiglio, «è sempre stata sullo sfondo. Non è mai stata esclusa».
Riduzione della validità del Green Pass
Cosa cambierà, dunque? Dal 1° febbraio 2022 verrà ridotta la durata del Green Pass vaccinale da 9 a 6 mesi. Un avvio posticipato rispetto alle altre misure decise oggi per evitare che, con tanti cittadini potenzialmente privi di Certificazione verde, si possa creare una corsa al vaccino che andrebbe a creare problemi logistici e di gestione.
Mascherine obbligatorie all’aperto e Ffp2 chiuso e sui mezzi di trasporto
Viene poi introdotto l’obbligo di mascherine all’aperto anche in zona bianca fino al 31 gennaio 2022: una decisione già presa da diversi sindaci e governatori a livello locale in vista dello shopping e dei raduni natalizi. Adesso la norma diventa nazionale. Il “decreto festività” ha introdotto, almeno fino alla cessazione dello stato di emergenza – al momento stabilita al 31 marzo – l’obbligo di mascherine Ffp2 in cinema, teatri, locali di musica dal vivo e per eventi sportivi, sia al chiuso che all’aperto. Stesso obbligo sui mezzi di trasporto (treni, aerei, traghetti ma pure bus, tram e metro e tutto il trasporto pubblico locale). Al vaglio del governo la possibilità di decidere di calmierare il prezzo delle mascherine Ffp2, più sicure ma più costose di quelle chirurgiche. Un provvedimento pensato per agevolare soprattutto gli studenti e le classi sociali più economicamente deboli.
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Stop a feste e discoteche
Stretta consistente per quel che riguarda discoteche, sale da ballo e altri locali nei quali si svolgono eventi, concerti, feste aperte al pubblico: tutto bloccato, tutto chiuso. Una decisione – come chiarito dal ministro Speranza – presa all’unanimità che sarà valida fino al 31 gennaio. Le discoteche, che erano state riaperte l’11 ottobre, sono dunque costrette a fermarsi di nuovo dopo nemmeno tre mesi di attività. Ma non è tutto: a febbraio, alla riapertura, per poter accedere a questo tipo di locale sarà necessaria la terza dose di vaccino o la seconda più un tampone effettuato nelle ultime 48 ore.
Niente Capodanno in piazza
Altrettanto severi, come era d’altronde immaginabile, i provvedimenti presi per la notte di Capodanno. Niente concerti, niente eventi, niente feste di piazza: troppo pericoloso, vista anche a veloce diffusione della variante omicron, permettere assembramenti di persone anche all’aperto. E dunque stop al Capodanno in strada, ai fuochi d’artificio e alle iniziative all’aperto. In realtà un grande numero di eventi erano già stati annullati con provvedimenti di carattere locale. La norma sarà comunque in vigore fino al 31 gennaio 2022. Cambia invece, rispetto allo scorso anno, la gestione della convivialità nelle case private: non sono stati infatti previsti da decreto limiti al numero di ospiti da ricevere in casa al cenone della Vigilia, al pranzo di Natale, a Santo Stefano o a Capodanno. Da tenere in considerazione, per questi momenti di ritrovo familiare e sociale, i consigli medico sanitari che invitano a limitare il numero delle persone da riunire in casa: invitati vaccinati, magari già conviventi o comunque appartenenti al gruppo dei cosidetti “contatti stretti”, finestre socchiuse, abbracci contingentati, piatti e bicchieri assolutamente personali.
Bar e ristoranti
Nei bar, nei ristoranti, nelle enoteche, nei pub e nei locali sarà obbligatorio esibire il Super Green Pass – il certificato che si ottiene con la vaccinazione o dopo la guarigione dal Covid-19 – anche per consumare al bancone. La regola in vigore dal 6 dicembre relativa agli spazi al chiuso si estende anche al banco, dunque. Con il nuovo decreto, fino alla fine dello stato di emergenza (al momento 31 marzo 2022) chi non è dotato di Super Green Pass non potrà di fatto accedere agli ambienti interni.
Super Green Pass necessario quasi ovunque
Il decreto festività di fatto allarga la fattispecie di attività e luoghi a cui sarà possibile accedere solo con il Super Green Pass: musei, luoghi di cultura, palestre, piscine, allenamenti di sport di squadra, centri benessere al chiuso, centri termali (salvo che assistenza sanitaria ritenuta essenziale e per attività riabilitative o terapeutiche), centri culturali, sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia), parchi tematici e di divertimento, sale gioco, sale bingo e casinò. Per accedere a tutti questi luoghi, attività e servizi non sarà più sufficiente il solo tampone. Stesso discorso per i corsi di formazione privati, se svolti in presenza. Il decreto prevede un rafforzamento delle misure anti-contagio anche per far visita a parenti e amici nelle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e negli hospice: potranno entrare solo le persone con Super Green Pass e tampone negativo oppure vaccinati già con la terza dose.
Viaggi e vacanze
L’unica novità introdotta in tema di viaggi e turismo è relativa a chi entra (o rientra) in Italia: screening a campione in porti, stazioni ed aereoporti. In caso di positività, isolamento fiduciario per dieci giorni a domicilio o in Covid Hotel se non sono possibili altre soluzioni.
Scuole
Nessuna ipotesi di prolungamento delle vacanze dopo la data del 6 gennaio. Possibile, in caso di aumento incontrollato di casi, il ritorno alla Dad, magari non per tutti. Saranno comunque rafforzate le procedure di screening al rientro, anche con il sostegno del personale e dei laboratori militari.