Aifa, Giorgio Palù: “Vaccino Novavax arma in più contro il coronavirus, oggi via libera dell’Agenzia”. Si tratta di un farmaco “potente e con un’efficacia di oltre l’89% per proteggere dal Covid sintomatico”.
Mentre Israle si avvia verso la somministrazione della quarta dose di vaccino anti Covid-19, per poter contrastare la diffusione della temuta variante Omicron, il presidente dell’Agenzia del farmaco Aifa, Giorgio Palù, ha parlato sull’evoluzione del virus e del vaccino Novavax (vaccino a base di proteine ricombinanti), in via di approvazione. “Abbiamo un nuovo vaccino, Novavax, che con tutta probabilità oggi verrà approvato dalla Cts dell’Aifa. Si tratta di un’ulteriore arma, potente e con un’efficacia di oltre l’89% per proteggere dal Covid sintomatico”, ha spiegato Palù durante l’ultima ospitata su Sky Tg24.
Combattere il Covid con “un’arma in più, Novavax”
“Oggi si compie un anno da quando è stato approvato il primo vaccino in Europa. Abbiamo 5 vaccini approvati quindi un’arma in più con Novavax. Abbiamo un vaccino che protegge al 90% nel Covid sintomatico. Di fronte a un vaccino con una tecnologia avanzata e ben consolidata dal punto di vista dell’efficacia e della sicurezza ci si dovrebbe convincere che è bene vaccinarsi“, aveva spiegato Giorgio Palù durante il suo ultimo intervento a Porta a Porta.
E anche oggi ribadisce l’importanza di tutte le misure contro il Covid-19, “ispirate al massimo di cautela, prevenzione e protezione dall’infezione“: tra queste, l’esperto si fa promotore del tampone obbligatorio “anche se si è vaccinati con tre dosi, in occasione di grandi eventi”, o di un eventuale “obbligo vaccinale” – decisioni, sottolinea il presidente dell’Aifa, che “spettano comunque alla politica”.
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Ma Palù è favorevole anche all’uso costante delle mascherine all’aperto, mentre per la quarta dose (promossa invece da Israele) consiglia prima di “valutare l’impatto clinico della variante Omicron“. Del resto, ha sottolineato l’esperto, “c’è già la tecnologia per adeguare i vaccini alle nuove varianti e si sta discutendo se è possibile accelerare i tempi per la vaccinazione. Oggi l’incidenza del virus è soprattutto in età scolare, tutti i dati ce lo indicano, e c’è anche un’incidenza di malattia più severa. Allora, al quesito se dobbiamo allungare il periodo delle vacanze direi di sì se c’è la possibilità di recuperarlo successivamente”.
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“L’anno scorso c’è stata una crescita esponenziale che quest’anno ancora non abbiamo avuto, ma che potremmo cominciare ad avere. Vedremo cosa succede con la variante Omicron. Penso che dovremo superare l’inverno, soprattutto il mese di dicembre e vedere a gennaio cosa succede. Potrebbe infatti essere una replica dell’anno scorso. Io penso che il picco non sia ancora arrivato, ma vediamo anche che in alcune nazioni europee la curva si sta appiattendo – e quindi siamo un po’ più fiduciosi”, ha infine concluso Palù.