Il processo per la morte di Star Hobson, la bimba di un anno uccisa in Inghilterra a settembre 2020 nella sua abitazione, è culminato con la condanna all’ergastolo per Savannah Brockhill, la compagna della madre della piccola, Frankie Smith, che è stata a sua volta condannata a otto anni di carcere per non avere impedito il delitto. I giudici hanno ritenuto che l’assassina, apparsa sorridente in aula, fosse “crudele” e “insensibile”. Sul caso è intervenuto anche il Premier Boris Johnson, che ha voluto assicurarsi che venisse fatta piena giustizia.
Il tribunale di Bradford, a Nord dell’Inghilterra, ha condannato Savannah Brockhill all’ergastolo per l’omicidio di Star Hobson, bambina di poco più di un anno figlia della compagna. A settembre 2020 la piccola fu uccisa a calci e pugni, probabilmente dopo essere stata abusata. La madre Frankie Smith, al momento dei fatti, era presente. È per questo motivo che a lei è stata inflitta una pena di otto anni di reclusione, in quanto non ha fatto nulla per evitare la morte della vittima. La colpevole dell’infanticidio, secondo la sentenza dei giudici inglesi, è una persona “crudele” e “insensibile”. Lo dimostra anche il fatto che al momento della sentenza, in aula, si è mostrata sorridente e mai pentita per il delitto commesso.
“L’avete punita in modo insensato e vergognoso per comportamenti banali e comuni per una bambina di un anno”, così i membri della corte hanno spiegato le motivazioni della sentenza che ha condannato all’ergastolo Savannah Brockhill e a otto anni Frankie Smith. La piccola Star Hobson, infatti, è stata violentemente picchiata semplicemente perché piangeva. I maltrattamenti, ad ogni modo, andavano avanti da mesi, tanto che i familiari della vittima avevano più volte segnalato il problema ai servizi sociali. In quel periodo il Paese era in lockdown e non riuscivano ad intervenire direttamente. “Noi avremmo voluto proteggerla. Avremmo fatto di tutto per farla stare al sicuro, ma non l’abbiamo potuta vedere per mesi. L’ultima volta che l’abbiamo potuta abbracciare è stato a luglio dello scorso anno e in quell’occasione abbiamo visto che non stava bene”, hanno raccontato. Le autorità competenti tuttavia non hanno fatto il necessario per evitare la tragedia.
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L’intervento di Boris Johnson
Ad intervenire sul caso, nelle scorse ore, è stato anche Boris Johnson. Il Premier inglese ha chiesto che vengano effettuate le necessarie indagini per chiarire le responsabilità del dipartimento per la protezione dei minori di Bradford. “È impossibile accettare che la vita di una bambina innocente sia stata stroncata così. L’assassina è stata di una crudeltà e un’insensibilità inspiegabile. Sono davvero triste e sconcertato per quanto accaduto. Nelle prossime ore nomineremo un commissario del governo per valutare l’azione dipartimento per la protezione dei minori della città. L’incaricato dovrà portare una relazione sulla vicenda a gennaio”, queste le sue parole.
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