Bollette luce e gas si potranno pagare a rate in 10 mesi e senza interessi

Tra le novità presenti nell’emendamento presentato in Senato dal Governo vi è la possibilità di rateizzare in 10 mesi le bollette di luce e gas senza interessi. In arrivo anche un fondo da 150 milioni a sostegno degli operatori del turismo, dello spettacolo e dell’automobile «gravemente colpiti dall’emergenza Covid-19». 

Tra le novità introdotte dall’emendamento del Governo vi è lo stanziamento di 1,8 miliardi di euro per contenere l’aumento delle bollette dell’energia elettrica, nel primo trimestre del 2022. Le famiglie avranno la possibilità di pagare a rate in 10 mesi le bollette di luce e gas con fattura che arriveranno tra gennaio e aprile del 2022. E in caso di inadempienza, come riportato dall’emendamento, le imprese dovranno offrire un piano di rateizzazione senza interessi. L’ARERA – Autorità di regolazione per energia reti e ambienti – dovrà definire, restando nei limiti del miliardo – gli anticipi da versare nelle casse delle imprese per compensare le rate. Allo stesso tempo, dovrà definire le modalità di restituzione delle imprese stesse.

Cambia l’Irpef

Nell’emendamento del Governo è prevista una modifica dell’Irpef con una riduzione delle aliquote da cinque a quattro. Più nel dettaglio, per i redditi fino a 15.000 euro saranno al 23%, per quelli tra i 15.000 e 28.000 saranno al 25%. Per i redditi tra i 28.000 e i 50.000 euro saranno al 35% mentre per i redditi che superano i 50.000 euro saranno al 40%. Resta il Bonus di 100 euro per coloro che hanno un reddito fino a 15.000 euro.

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Stop all’Irap

A partire dal 2022 sarà eliminato anche l’Irap dalle persone fisiche. Questo tipo di misura riguarderà circa 840 mila persone su 2.028.000: cioè il 41,2% del totale. Ne restano comunque esclusi anche imprese individuali e lavoratori autonomi con regime forfettario o regime di vantaggio.

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Fondo per incendi

Per il 2022 è stato istituito anche un fondo di 40 milioni per i danni provocati dagli incendi che la scorsa estate hanno devastato diverse Regioni italiane, ovvero la Calabria, il Molise, la Sardegna e la Sicilia. Fondo che dovrà essere utilizzato per il patrimonio pubblico e privato, per le attività economiche e produttive che hanno subito delle perdite a causa degli incendi.

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