Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, è intervenuto sul palco durante la manifestazione per lo sciopero generale a Roma.
“Vorrei mandare un messaggio al presidente di Confindustria Bonomi, che ieri si è detto triste per lo sciopero: qui ci sono lavoratori che sono tristi perché hanno perso il posto il lavoro. Pensi a loro, pensi alle aziende che hanno licenziato”. Con queste parole il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha attaccato l’imprenditore Carlo Bonomi dal palco della manifestazione in piazza del Popolo a Roma, organizzata durante lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per oggi, giovedì 16 ottobre. Il presidente di Confindustria, nei giorni scorsi, aveva criticato la decisione dei sindacati di mandare in tilt diversi comparti lavorativi, primo tra tutti quello dei trasporti.
Le piazze e il Paese reale
Durante il suo intervento sul palco allestito per l’occasione, Bombardieri ha esultato per le piazze piene nelle città in cui era stato indetto lo sciopero. “Oggi ci sono cinque piazze piene. È strano dire che non rappresentiamo il Paese reale, che rappresentiamo chi è rimasto indietro. Chiediamo al governo di fare scelte diverse. Il Paese ha bisogno di risposte, che finora non sono sufficienti”, ha detto Bombardieri. E poi è tornato sulle critiche mosse allo sciopero sindacale da gran parte della politica: “Se non ora, quando avremmo dovuto fare lo sciopero, se non ci sono risposte sufficienti nella manovra?”, si è chiesto retoricamente. Lo sciopero, ha sottolineato inoltre, è un “esercizio democratico garantito dalla Costituzione”. Infine ha esclamato con forza: “Hanno definito lo sciopero in mille modi, con attacchi e aggettivi al limite dello squadrismo. Lo squadrismo è anche di chi nega un diritto costituzionale in questo Paese. Non ci avete intimidito, anzi ci avete dato una forza in più“.
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L’assenza della Cisl
La Cisl ha scelto di non aderire allo sciopero di Cgil e Uil. Bombardieri ha parlato anche di questo durante il suo discorso a piazza del Popolo: rispetto alla scelta del sindacato Cisl, ha detto il segretario generale della Uil, “non c’è un sindacato unico. Ci sono tre grandi centrali sindacali con storie e sensibilità diverse. Rispettiamo e chiediamo rispetto. Poi lunedì saremo insieme a palazzo Chigi“ per il tavolo sulle pensioni, ha aggiunto Bombardieri, facendo capire che le tre sigle sindacali al momento restano fondamentalmente unite.
Le richieste al governo e il condono fiscale
“Dobbiamo costruire un Paese diverso, abbiamo il dovere di cambiare il Paese. Da oggi partiamo e non ci fermeremo, neppure tornando in piazza se necessario”, ha detto ancora Bombardieri, chiedendo al governo di “ascoltare” le piazze. Bombardieri ha infine rimarcato la necessità di una riforma fiscale complessiva e non “la foresta di Sherwood al contrario” e che il “primo atto del governo è stato il condono, uno schiaffo a chi paga le tasse”.