Infermiere eroe sul tram, salva la vita a un giovane colpito da infarto: “Vorrei rivederlo”

Infermiere eroe sul tram, salva la vita a un giovane colpito da infarto. “Mi auguro stia bene, mi piacerebbe incontrarlo”. La storia di Paul Azarcon, 31 anni, infermiere e futuro medico filippino, in ferie a Milano.

Infermiere eroe tram - meteoweek.com
l’infermiere “eroe” del tram, foto via Il Corriere di Milano – meteoweek.com

Tutto è successo in una manciata di minuti. Paul Azarcon, 31 anni, infermiere e futuro medico filippino, è in ferie con amici a Milano, e si trova sul tram 9 insieme all’amico che lo ospita. All’improvviso, un giovane accanto a loro si accascia a terra, in preda alle convulsioni. I passeggeri pensano che il ragazzo si stia sentendo male perché brillo, ma Paul capisce subito che si tratta di ben altro: un arresto cardiaco. Immediato l’intervento dell’infermiere-turista, fino all’arrivo dei soccorsi che lo hanno portato d’urgenza in ospedale. Il giovane pare se la sia cavata, ma senza l’aiuto tempestivo del 31enne avrebbe potuto finire male. A distanza di qualche giorno, ora Paul vorrebbe avere notizie del ragazzo, rincontrarlo.

“Mi auguro stia bene, mi piacerebbe incontrarlo”

Io ho fatto solo il mio dovere, quello che faccio ogni giorno in ospedale, ormai da molti anni. La vita è breve e preziosa. E quel ragazzo poteva essere un fratello, oppure il marito o un amico di qualcun altro, che avrebbe sofferto per lui. Mentre gli praticavo il massaggio cardiaco, ovviamente, non pensavo ad altro, ma poi mi sono accorto che vicino a noi c’erano dei giovani passeggeri. Ecco, spero che quello che hanno visto possa ispirarli, perché imparino ad aiutare gli altri e ad essere gentili verso il prossimo. Non occorre essere un medico per salvare una vita, basta saper fare la rianimazione cardiopolmonare, tutti dovrebbero imparare a farla”. Queste le parole di Paul Azarcon, infermiere di 31 anni, “l’eroe del tram”.

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Paul Azarcon dal 2012 studia e lavora a Amburgo per diventare medico, ma si trova ora a Milano per le vacanze di Natale, ospite dell’amico Jay Retuta, titolare di una scuola d’inglese in città. Dopo aver trascorso lunedì pomeriggio a fare compere, i due salgono sul tram 9, direzione Duomo. Fino a quando un giovane seduto accanto a loro si accascia a terra, comincia ad avere le convulsioni e fatica a respirare. “Era diventato blu in volto. Gli ho toccato il polso e il collo e non aveva battito. Ho cominciato il massaggio cardiaco”, racconta Paul, che lavora nel reparto di oncologia dell’ospedale St. Adolf Stift a Reinbek, in Germania.

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“Ho dovuto massaggiare il paziente per 3-4 minuti, poi ha ripreso conoscenza. Io e gli altri ci siamo rivolti a lui in diverse lingue, ma non comprendeva, era molto confuso. Di lì a poco è arrivata l’ambulanza”, ha spiegato il 31enne. Il giovane era 25enne, probabilmente uno studente, dato che nello zaino aveva libri e blocchi per appunti. “È stato davvero fortunato, se non gli avessimo praticato il massaggio sarebbe andata molto male, non credo sarebbe arrivato in ospedale: il nostro cervello ha bisogno d’ossigeno e se passa troppo tempo si rischiano danni irreversibili”, ha spiegato Paul ai giornalisti che lo hanno raggiunto. Ad oggi, però, del giovane salvato né Paul né Jay hanno avuto più notizie. “Mi auguro che stia bene, mi piacerebbe avere notizie e, chissà, incontrarlo”.

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